Spazzatura a Varcaturo, i timori della Nato

22 giugno 2008 - Valentino Di Giacomo
Fonte: Repubblica Napoli
«Non è possibile neppure respirare a causa degli odori nauseabondi che provengono dalla strada». Sono le parole di Carmen, un´insegnante che da dieci anni abita nei pressi di via Ripuaria, la strada principale che attraversa Varcaturo, da giorni invasa dai rifiuti che invadono la carreggiata.
Eppure, come è solito nel periodo estivo, le fila di auto che si dirigono verso il mare è interminabile. Varcaturo d´estate accoglie i turisti da un giorno che nei fine settimana lasciano la città per godersi un po´ di sole e di relax. Nel traffico, con le macchine ferme in colonna di fianco ai sacchetti, gli automobilisti sono costretti a chiudere i finestrini nonostante la temperatura sia vicina ai 30 gradi. A lamentarsi sono anche i proprietari degli stabilimenti balneari che da qualche anno, per ovviare al problema del mare sporco e inquinato, hanno attrezzato i propri lidi di piscine per permettere ai clienti di rinfrescarsi. E alla vicina base Nato non mancano i timori per la situazione attuale, già avviato un monitoraggio dell´area.
In molti punti della cittadina giuglianese i cassonetti sono stati rimossi per non far accumulare troppi sacchetti sulle strade dagli addetti del genio militare durante la prima ondata di emergenza di gennaio. Da allora non sono stati più predisposti nuovi cassonetti e gli abitanti del luogo hanno provato ad arrangiarsi con i pochi contenitori rimasti oppure conferendo la spazzatura in altri comuni. Ma negli ultimi giorni, i pochi cassonetti residui erano colmi per contenere tutta la spazzatura prodotta e la spazzatura è stata abbandonata direttamente sulle strade.
La stessa situazione è riscontrabile in via Madonna del Pantano, a cento metri dalla base di controllo radar della Nato. Proprio i vertici militari della Nato di Gricignano hanno commissionato ad un istituto di ricerca delle rilevazioni ambientali nelle zone vicine agli edifici della Nato e alle abitazioni dei militari. I risultati, non ancora resi noti, hanno intanto prodotto un consiglio ad i miltari: preferibilmente non abitare nelle località di Varcaturo e Lago Patria. Ma in futuro si pensa che potrebbero anche dismettere le basi attuali, ipotesi ancora lontana, soprattutto se la situazione rifiuti dovesse risolversi.

 

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