Terra dei fuochi, Orlando chiede risorse per i controlli
GIUGULANO. Risorse per estendere è progetto il monitoraggio delle aree marine protette interessate dai reati ambientali (Mampira) all'area della 'Terra dei Fuochi". È quanto chiede il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, che ha scritto al segretario generale del ministero dell'Ambiente Antonio Agostini e all'ispettore Mauro Luciani dello stesso dicastero. «Bisogna adoperarsi affinchè possano essere reperite le risorse necessarie per ampliare le zone sinora previste dal progetto, inserendo anche la 'Terra dei Fuochi", nonché ulteriori, eventuali, aree sulle quali ricadono analoghe problematiche, attesa la rilevanza politica ed istituzionale del caso ed avendo la scrivente Amministrazione già una soluzione idonea alla gestione della problematica descritta». «Questa Amministrazione ricorda il ministro - ha avviato un'iniziativa per il Monitoraggio delle aree marine protette interessate dai reati ambientali (Mampira), a valere sul Programma Operativo Nazionale Sicurezza per il Sud 2007-2013, basato sulle più avanzate tecnologie per la videosorveglianza in tempo reale dei reati ambientali, al fine di agevolare non solo l'attività di prevenzione, ma costituire un deterrente contro le attività illecite, permettendo così interventi immediati a livello di interforze e migliorare le attività di vigilanza e controllo preventivo». «Non possiamo che esprimere vivo apprezzamento per l'iniziativa del ministro dell'Ambiente Orlando - è il commento del vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano Monitoraggio e prevenzione, da parte dei soggetti interessati, rispetto a questo tipo di gravissimo reato ambientale, sono la strada sulla quale procedere con convinzione, non tralasciando l'attività repressiva delle forze dell'ordine e della magistratura che, anche, rappresenta un tassello centrale per il contrasto ai roghi illeciti». «Il tema della bonifica necessaria in questa zona è un tema nazionale perché, per decenni, i rifiuti prodotti dal sistema industriale del Nord sono stati smaltiti in modo illecito nel territorio campano» conclude Sodano.