Inceneritore il bando inviato all`Europa
GIUGLIANO. «Basta subire, basta veleni. No all'inceneritore». Gli ambientalisti insistono. Su facebook è un rincorrersi di slogan e di parole d'ordine. Il corteo di sabato a Lago Patria ha fatto salire il livello di mobilitazione. Mala pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea, già oggi, potrebbe scatenare la protesta. Il commissario Alberto Cariotenuto, delegato alla realizzazione dell'impianto a Giugliano, ha infatti inviato il bando di Gara aBruxelles e la pubblicazione è attesa da un momento all'altro, già oggi potrebbero essere visibili su internet i dettagli del piano per l'impianto che a Giugliano dovrà druciare sei milioni di ecobalelle depositate nella zona e nel resto della regione. A ottobre, con il colloquio con le aziende interessate, l'appuntamento più importante prima della assegnazione del bando, che prevede un project financing per la realizzazione della struttura a Ponte Riccio, al posto della centrale turbogas Enel. A dicembre potrebbero già essere avviati i lavori. Ma gli abitanti di Giugliano non vogliono sentirne, si sentono beffati in una terra dove le discariche si contano a decine. «Lotteremo - dichiara il presidente del Wwf Lago Patria, Stefano Franciosi - per difendere la nostra terra e la nostra salute. L'incene ritore non è la soluzione, ma un ulteriore problema, un impianto che spargerà diossina e polveri sottili».
La battaglia degli attivisti è iniziata, sabato, quando oltre cento persone si sono riunite presso il parco Archeologico Litemum a Lago Patria all'ombra della tomba di Scipione. Slogan, cartelloni evolantini: imanifestanti hanno sfilato in corteo per via lago patria e domitiana sensibilizzando la cittadinanza. Presenti, oltre al Wwf Lago Patria, l'associazione Eco fascia costiera, il presidio no TAVerna del rè e i comitati dell'intera area nord di Napoli, da Giugliano, Maraño, Mugnano, Scampia, Afragola, ma anche tanti cittadini dei paesi limitrofi tra cui quelli diVUlaricca e Qualiano. Tutti uniti per dire no al «moltiplicatore di rifiuti». Dalle strade al web: su un noto social network gli attivisti invitano a scendere in piazza. L'appuntamento è per questa mattina, i manifestanti si sposteranno dalla periferia al centro. «I commissari di governo di Giugliano - sottolinea Stefano Franciosi non possono avvalorare questo progetto. Nelle nostre terre già troppi i morti per tumore, anche tra giovani e giovanissimi. Abbia ðéï bisogno di una bonifica, di un risanamento. Il bando - conclude - va bloccato».