Roghi tossici, dossier dei grillini
Emergenza tumon e roghi tossici: due fenomeni che m Campania assumono livelli preoccupanti sebbene il Ministero della Salute si rifiuti di metterli in correlazione. Lo hanno fatto invece i parlamentari del Movimento Cinque Stelle che ieri hanno protocollato, presso le presidenze di Camera e Senato, due iniziative tese almeno a fare chiarezza su entrambe le situzioni. Il vicepresidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio lia presentato, come primo firmatario una mozione sui siti Sin, tenitori di interesse che necessitano con un urgenza di un piano di bonifica, che solo in Campania sono ben 88: 77 comuni del litorale domizio flegreo e agro aversano eli dell'area del litorale vesuviano. I siti sono collocati nella cosiddetta Tena dei Fuochi', dove da anni si consuma uno dei delitti ambientali più' atroci: lo sversamento illegale, incessante e continuo di rifiuti industriali pericolosi e tossici nella terra. Rifiuti die vengono poi troppo spesso dati alle fiamme per occultare le prove. "Queste sostanze, in base agli studi fatti, producono una serie di danni genetici permanenti e irreparabili die si trasmetteranno tragicamente alle prossime genera zioni, causando nascite di bambini già ammalati e predisposti ad una serie di malattìe terribili. Sulla scorta dei dati scientifici - sottolinea ancora la nota - partendo subito, ci vorranno 50 anni per decontaminare un territorio, nel quale comunque il carico tossico maggiore si raggiungerà tra 25-35 anni ". La mozione presentata dal Movimento 5 Stelle impegna il Governo a istituire un tavolo tecnico permanente, che funga da cabina di regia, presso il Ministero dell'Ambiente, al fine di monitorare costantemente la disastrosa situazione, iniziare la bonifica, studiare soluzioni normative che prevedano l'allentamento indispensabile del patto di stabilità per i Comuni, con riferimento esclusivo ai capitoli inerenti alla realizzazione di interventi m ambito ambientale. Infine si impegna il Ministero della Salute ad avviare indagini epidemiologiche per verificare l'impatto delle contaminazioni sulla salute delle popolazioni residenti. Nonostante nella Terra dei Fuochi si viva così, e d si ammali cosi tanto, non c'è ancora un registro tumori regionale. Ecco perche ieri è stata presentato al Senato un'interrogazione-dossier firmata da 37 parlamentari e che vede come primi firmatari Paola Taverna e il capogruppo Nicola Morrà. "Questa mancanza - affermano i parlamentari M5S - è una grave violazione del fondamentale diritto alla salute sancito dall 'articolo 32 della Costituzione". L'attuale quadro normativo, sostengono, va rivisto perché "sembra generare ostacoli considerevoli alla creazione dei registri tumori nelle Regioni che sono contemporaneamente sottoposte a piani di rientro e commissariate, costituendo un 'ulteriore violazione della Costituzione ".