In fiamme 60 mila ecoballe nel beneventano
Bruciano da circa 48 ore le 60mila ecoballe depositate nel sito di stoccaggio di Toppa infuocata, a Fragneto di Monforte in provincia di Benevento. Il sindaco Raffaele Caputo ha fatto sgomberare le case investite dalla nube tossica. La popolazione è in subbuglio e terrorizzata per gli inevitabili danni alla salute. "E' il quarto incendio doloso in un mese e mezzo - protesta Caputo - Chi c'è dietro i roghi? La criminalità organizzata: guadagneranno milioni smaltendo le balle come rifiuti speciali dopo l'incendio, trasportandole da una parte all'altra come quando vennero nel Sannio. In 3 giorni i soccorsi non sono riusciti a domare le fiamme. Le istituzioni sono sparite: ho chiesto l'intervento dell'esercito al governo e alla prefettura". L'incendio nel sito si è sviluppato tra sabato e domenica notte intorno all'una e quaranta. Un elicottero della Forestale ha cercato inutilmente di spegnere le fiamme, ma "servono sabbia e cemento per domare un rogo di queste dimensioni - prosegue Caputo - Ieri un'impresa locale ha messo a disposizione del cemento liquido e siamo riusciti a domare l'area nord del sito". Le forze dell'ordine sono al lavoro per dare un nome alla mano che ha appiccato le fiamme. "Sono sconvolto dal silenzio di Prefettura e Provincia di Benevento. Si parla di una fantomatica riunione ma nessuno sa dirci altro e le fiamme continuano a bruciare. Denuncio da anni le inaccettabili condizioni del sito: il sistema automatico di autospegnimento non ha mai funzionato, e mancano illuminazione e sorveglianza. Nessuna risposta concreta dalle istituzioni. Possiamo contare solo su forze dell'ordine, vigili del fuoco e forestalePosso solo sperare in un intervento del governo e della protezione civile nazionale. Di qualcuno che sia competente".