Sacchetti e ingombranti: in strada di nuovo emergenza

È tornata l'emergenza rifiuti. Non esattamente quella di qualche anno fa, che mise m ginocchio amministratori navigati e rovinò il sonno dei napoletani. Non quella dei saccheta lasciati per strada a marcire, insomma, ma una nuova emergenza forse altrettanto fastidiosa- anche a causa delle elevatissime temperature - e, soprattutto, ancora più visibile. Una marea di rifiuti ingombranti hainvaso Napoli. Una cascata di materassi, divani letto, poltroncine, mobili, lavabo ed altri attrezzi da bagno trabocca dai marciapiedi ed invade le strade della periferia e, in alcuni casi; anche del centro cittadino. La nuove emergenza rifiuti si può toccare con mano anzitutto percorrendo le strade che dalla periferia nord giungono al centro. Basta arrivare nella zona di Secondigliano per essere invasi dagli ingombranti. Due divanetti, una poltroncina ed alcuni pneumatici occupano il marciapiede di via provinciale Casería, proprio a Secondigliano. Non va meglio a Calata Capodichino, colma di materassi adagiati nei pressi dei cassonetti. Altrettanto dicasi per Piazza Ottocalli e Piazza Santi Giovanni e Paolo. La sporcizia regna sovrana nei pressi del Real Albergo dei Poveri e i materassi non mancano nei pressi dell'Orto Botanico, in particolare all'altezza di Via Michele Tenore. Una strada sempre piena di sorprese. Percorrendola tutta, dall'incrocio con via Foria fino m cima, lo sguardo viene attratto dalla vista di un oggetto strano davanti al so õéü materasso, riverso dinanzi all'ultimo cassonetto. Si tratta di un lavabo. Quartieri Spagnoli A fare da corollario ai cassonetti, cumuli di sacchetti, sedie, cartoni, mobilia varia e perfino un cartello stradale che evidentemente non serviva più Pignasecca Nella popolare zona del mercato, in pieno centro di città, l'orizzonte è dominato da imponenti montagne di immondizia e da materiale di risulta di ogni genere «Sta qui da molti giorni- spiega un residente-. Lo hanno scaricato da un'auto. Tanti altri oggetti di questo tipo si vedono ai Quartieri Spagnoli e alla Pignasecca».