Discarica di Chiaiano aperta, c`è il tavolo
Domani il vertice tra Provincia, Comune e Regione per discutere della 'tombatura'
NAPOLI - Aver chiuso la discarica di Chiaiano non basta per consentire alla popolazione di dire che non è più pericolosa. Servirebbe ovviamente un processo di bonifica del territorio, ma nell'immediato, almeno, sarebbe necessario procedere alla chiusura della discarica attraverso quella che in gergo si definisce tombatura. I residenti di Chiaiano attendono che ciò accada da anni per non sentire continuamente quel tanfo di spazzatura che si sprigiona dall'immenzo cumulo di immondizia.
Il sistema di tombatura prevede(rebbe) la messa in sicurezza dell'invaso per eliminare i miasmi. Con la "tombatura", infatti, si effettua una copertura della discarica con terreno vegetale. Della procedura si sarebbe dovuta occupare la SapNa, l'azienda provinciale a cui è affidata la discarica di Chiaiano. Ma le note vicissitudini della Partecipata della Provincia di Napoli e le difficoltà economiche dell'ente stesso hanno rallentato i lavori che, non solo non sono iniziati, ma pare che siano anche spariti dalle agende delle istituzioni impegnate su questo fronte. Infatti risale a pochi mesi fa la notizia che il Comune sarebbe voluto subentrare alla Pro vincia nella proprietà della discarica. In questo modo sarebbe stata l'amministrazione comunale, non più quella provinciale, a dover gestire la copertura della discarica. Ma anche in questo caso il percorso sembra essersi arrestato anche perché in realtà per effettuare le procedure di tombatura serve anche il parere e l'intervento della Regione.
Un passo in avanti, o quanto meno un momento di chiarezza, dovrebbe arrivare domani, giorno in cui è convocato un nuovo tavolo presso il Comune di Napoli, a cui prenderanno parte Regione, Provincia, Comune e SapNa. Anche la Rete Commons, che riunisce gli attivisti di Chiaiano che si sono occupati della vicenda, potrebbe partecipare. Ed è proprio dalla Rete Commons che arriva un allarme, percepito dopo un recente incontro al quale ha partecipato insieme a Provincia di Napoli e Comune di Napoli il 25 luglio scorso. In quella sede è emerso che non esisterebbe un vero e proprio progetto di tombatura della discarica di Chiaiano, ne sarebbe stata mai approvata dalla Provincia la delibera di chiusura definitiva della stessa. Toccherebbe quindi al Comune, ma soprattutto alla Regione Campania, approvare la tombatura della discarica su proposta del Comune di Napoli e su un progetto che, però, almeno al momento non esiste. Gli Enti interessati, invece, si difendono, facendo sapere che si tratta soltanto di ritardi accumulati nella progettazione per modificare il piano iniziale. La Provincia, dal canto suo, sta andando avanti con affidi diretti per la gestione ordinaria della discarica. Restano nel bilancio dell'amministrazione di piazza Matteotti 10 milioni di euro accantonati dalle quote del pagamento della Tarsu gestite dalla Provincia di Napoli e destinati alla realizzazione della tombatura. Sulla discarica di Chiaiano esiste anche un progetto di realizzazione di un impianto per la captazione del biogas e di un parco.
L'annuncio fatto dalla Sapna, alcuni mesi fa, prevedeva anche una spesa di circa 12 milioni di euro.