L'ambiente Appello alla Regione è scontro aperto tra le sigle e la curatela fallimentare

Crac Astir, in mobilità 458 dipendenti l`ira dei sindacati: «Evitare tensioni»

1 agosto 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

I curatori fallimentari avviano il licenziamento dei 458 dipendenti della Astir, la partecipata regionale che si è occupata delle cosiddette bonifiche leggere. I sindacati insorgono, l'assessore regionale al lavoro, Séverine Nappi si dichiara pronto ad incontrarli. Attualmente i dipendenti sono tutti in cassa integrazione in deroga e ci dovrebbero restare fino al 31 agosto: la Regione e i sindacati hanno firmato su questo punto un accordo. Mai curatori fallimentari, nonostante il sì dell'Inps, contestano la validità del provvedimento e nella lettera inviata ai rappresentanti dei lavoratori scrivono: «La Astir non può godere del trattamento integrativo concorsuale... in quanto il settore di appartenenza non gode della relativa tutela, tant'è che ha beneficiato degli ammortizzatori in deroga, sicché è indispensabile procedere alla risoluzione dei rapporti di lavoro». Secondo i curatori, infatti durante la Cig maturano le quote di Tfr, ma queste «non possono per alcuna ragione aggravare la posizione dei creditori concorrenti non intervenendo, per queste, il fondo di garanzia». Una interpretazione duramente contestata dai sindacati. In campo è già scesa la segretaria Cisl, Lina Lucci che sostiene: «La decisione della cura tela fallimentare di Astir di avviare la procedura per la messa in mobilità dei 463 lavoratori rischia di innescare una bomba a orologeria, facendo esplodere il clima di tensione che vive il territorio, e di vanificare gli sforzi che si stanno portando avanti da lungo tempo e álacremente per l'individuazione di una soluzione diversa». E ancora: «Se si interviene a gamba tesa e sul piano giudiziario in un percorso complesso, non privo di ombre, che ha portato al fallimento di Astir occorre poi assumersi tutte le responsabilità per le conseguenze che ne possono scaturire». Per questo la Cisl chiede alla Regio ne Campania, al presidente del tribunale di Napoli e al prefetto di intervenire, ciascuno per le proprie competenze, «per evitare che da queste decisioni si inneschino nuove tensioni». Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno già chiesto un incontro urgente alla Regione per verificare il mantenimento degli impegni relativi alla cassa integrazione e l'assessore Séverine Nappi ha immediatamente assicurato la propria disponibilità a soddisfare la richiesta. Non solo: con nota inviata ai sindacati, è stata confermatal'autorizzazione all'erogazione del trattamento di cassa integrazione in deroga in favore dei dipendenti della società «ritenendo che sussistano tutte le condizioni di legge per l'adozione del provvedi mento». L'interpretazione dell'assessorato al lavoro sulle norme perl'ammortizzatore sociale, sono quindi diverse da quelle della curatela. Non solo: il liquidatore Astir ha già impugnato la sentenza di dichiarazione di fallimento della sodetà emessa dal Tribunale di Napoli. La Astir è una società interamente partecipata dalla Regione Campania che da mesi non le da, però, commesse. I dipendenti, secondo il piano di via Santa Luda, dovrebbero confluire in una nuova azienda, CampaniaAmbiente. 

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