Disoccupati Trenta donne portate in Questura, saranno denunciate

Bros, blitz al Comune e all`inceneritore

Municipio occupato. Fermato l'impianto
Trenta donne condotte in Questura e denunciate per interruzione di pubblico servizio, un'altra ricoverata per un malore durante la protesta: è il bilancio della manifestazione degli ex corsisti Bros, ¡eri pacifica, ma che hanno occupato il Comune
25 luglio 2013 - lmar
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Ieri mattina i disoccupati del progetto Bros hanno protestato al Comune, occupato; a Roma, al ministero; e all'inceneritore di Acerra, bloccandolo. Gli ex corsisti del progetto d'inserimento lavorativo si sono introdotti a Palazzo San Giacomo affiggendo striscioni ai balconi. Contemporaneamente, alcune decine di senza lavoro hanno bloccato i cancelli d'ingresso del termovalorizzatore di Acerra, protestando anche qui contro la mancata convocazione di un tavolo interistituzionale sulla vertenza, impedendo ai camion carichi di rifiuti di sversare all'intemo dell'impianto, ma chiedendo che Acena sia fatta presto «oggetto di bonifiche ambientali che potrebbero avere ricadute occupazionali». Altri hanno raggiunto invece Roma, per un sit-in in via Fomovo davanti al ministero del Lavoro. «Il governatore Caldoro - dicono - landa allarmi sulla disperazione sociale ma continua a negare percorsi e soluzioni, tenendo addirittura "sequestrati" 7 milioni stanziati per i precari Bros». Più tardi al Comune quasi tutte le donne manifestanti del movimento "Banchi Nuovi" sono state portate dalla polizia in Questura a bordo di due cellulari, mentre un'altra decina restava affacciata al balcone principale di San Giacomo ed una in particolare una aggrappata all'esterno della ringhiera, sospesa sul vuoto. Le proteste sono terminate intomo alle 13, prima ad Acerra, poi a Napoli dove anche l'ultimo gruppo di manifestanti è stato condotto in Questura. Secondo quanto riferito dall'assessore Panini e dai disoccupati, il Comune si è impegnato a convocare un tavolo interistituzionale per affrontare la questione dell'impiego dei fondi, circa 7 milioni, stanziati e finora non utilizzati per i corsisti. Complessivamente in Questura sono state portate 30 donne. Tutte sono state identificate e saranno denunciate in stato di libertà alla Procura per interruzione di pubblico servizio e invasione di edificio pubblico. Tre saranno denunciate anche per procurato allarme. «Va precisato che i manifestanti hanno sempre tenuto un atteggiamento corretto», dice poi, in una nota stampa, l'assessore comunale allo Sviluppo Enrico Panini: «Le ragioni della protesta odierna riguardano la paralisi dell'erogazione dei finanziamenti nazionali legati alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro. È stato ribadito l'impegno del Comune, che ha introdotto la cosiddetta clausola sociale nei bandi di appalto che consente di riservare una parte dei posti di lavoro a disoccupati di lungo corso, impegno che rappresenterò domani (oggi, ndr) al ministero del Lavoro».

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