Caivano Contestato il sacerdote nel giorno della visita del ministro De Girolamo, solidale con lui

I contadini contestano don Patriciello vogliono vendere i cavoli all`amianto "Per colpa tua andiamo in rovina"

L'amarezza del prete: "Ce l'hanno con che voglio ripulire teii-a, invece di prende»sela con chi la ha inquinata"
24 luglio 2013 - Raffaele Sardo
Fonte: Repubblica Napoli

«TI DEVI fare i fatti tuoi». Contestato duramente dai contadini don Maurizio Patriciello, il prete di Caivano che da tempo si batte in difesa dei territori a nord di Napoli compresi nella cosiddetta "Terra dei fuochi". Ieri mattina don Maurizio, al termine di un sopralluogo effettuato con il ministrodelle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, su un terreno coltivato a cavolfiori, è stato accerchiato da otto contadini. SEGUE A PAGINA IX Contestato il sacerdote nel giorno della visita del ministro De Girolamo, solidale con lui I contadini contro don Patriciello "Per colpa tua andiamo inrovina"
IL TERRENO erastato sequestrato dalla Forestale nelle scorse settimane per la presenza di amianto nel sottosuolo, ma i contadini hanno rimproverato il prete attribuendogli la colpa del cattivo andamento dei loro affari. «Ognuno deve fare il suo mestiere, tu devi andare in chiesa a dire messa. Per colpa tua non vendiamo più nulla», gli ha detto uno di loro che successivamente haawicinato il prete da solo addossandogli la colpa di quanto sta accadendo. A questa seconda intimidazione ha assistito dalla macchina anche il ministro De Girolamo che è scesa per dare la sua solidarietà al prete: «Ho visto come l'hanno aggredita — ha detto il ministro — la battaglia perla legalità ha i suoi costi, ma io sono con lei e non ci fermeranno». «Li capisco, si sono arrabbiati perché i prodotti della terra sono il sostentamento per l'intero nucleo familiare — ha detto amareggiato Patriciello — ce l'hanno con me che voglio ripulire questa terra invece di prendersela con chi l'ha inquinata. Ma ho spiegato loro che non possiamo portare il veleno a tavola e farlo mangiare ai nostri bambini e farli morire. Il ministro, in verità, si è anche impegnato a indennizzare i contadini che non potranno commercializzare i loro prodotti». In mattinata De Girolamo aveva incontrato don Maurizio nella parrocchia di San Paolo Apostolo a Caivano. Con lei l'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Nugnes, l'europarlamentare Erminia Mazzoni, i rappresentanti della Forestale, i vertici dei carabinieri e della Finanza. Il ministro ha ascoltato gli interventi dell'oncologo Antonio Marfella e di Lucio lavarone, del Comitato fuochi. Quest'ultimo ha posto l'accento soprattutto sulle necessità di vigilare sulle bonifiche: «Vediamo girare intorno all'affare gli stessi soliti nomi che organizzavano i viaggi dei veleni», ma ha anche chiesto un piano di protezione civile, perché si sentono strane voci su «qualche rogo esemplare di ecoballe». Il ministro al termine dell'incontro ha voluto visitare i terreni sequestrati di recente in località Sanganiello. Dopo aver indossato una petto riña della Forestale e una mascherina, non ha nascosto il suo disgusto quando si è trovata davanti a fusti arrugginiti che contenevano amianto e che spuntavano dalle coltivazioni di cavolfiori. «È impressionante, sembra Gomorra — ha detto — è spaventoso».

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