Ambiente Accesso ai 150 milioni stanziati dal Miur per l'innovazione tecnologica

Provincia, droni per vigilare su rifiuti e terra dei fuochi

In progetto anche bus Ctp come centraline mobili
20 luglio 2013 - Vincenzo Esposito
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI - La polizia del Regno Unito progetta di utilizzare aerei spia senza pilota, dispiegati tra le polemiche già in Afghanistan, per il controllo di routine di guidatori antisodali, manifestanti, furti nel settore agricolo e discariche illegali, nell'ambito di «un significativo ampliamento della vigilanza segreta dello Stato». Bene, lo stesso progetto è in cantiere alla Provincia di Napoli che al posto degli aerei spia vuole utilizzare droni. Ma senza segreti, solo per vigilanza. E in particolar modo per la lotta alle discariche abusive e per contrastare i roghi tossid che hanno reso tristemente famoso il dramma della terra dei fuochi. Piazza Matteotti ha partecipato all'avviso, pubblicato dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e da quello dello Sviluppo economico, che mette a disposizione 150 milioni di euro per le quattro «regioni Convergenza» (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia) «al fine di sperimentare soluzioni tecnologiche ed innovative per servizi pubblici». La sperimentazio ne in questione è il progetto «Sky eyes», un sistema di controllo e monitoraggio delle discariche e dei siti di stoccaggio in grado di rilevare, in tempi utili, eventuali fenomeni di inquinamento ambientale. Un occhio elettronico montato su droni intelligenti che sorvolano costantemente la discarica alla ricerca di eventuali eventi d'allarme; un sistema informatico di valutazione dati rilevati da sensori satellitari, in grado di leggere il sottosuolo e riconoscere eventuali infiltrazioni di percolato. Ð drone sorvolerà soprattutto il sito di stoccaggio di Giugliano per scoprire eventuali intrusi. Nell'ambito degli stessi fondi la Provinda ha partecipato anche con un altro progetto: il «Senses», in accordo con il Ctp (tranvie provinciali) e l'Agenzia campana per la mobilità sostenibile. Bus con sensori per «ascoltare» l'ambiente che attraversano e tutte le strumentazioni intelligenti presenti sul territorio (semafori, corsie preferenziali ad assetto variabile, informazioni sulla viabilità etc.). Capaci anche di «annu sare» l'ambiente e rilevare la presenza di sostanze nodve e trasformarsi in una stazione mobile di rilevamento in grado di comunicare in real-time tali dati alle centrali di monitoraggio, ù grado anche di «vedere» con telecamere perimetrali esterne. «Questi due progetti - spiega il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo - riguardano due settori di nostra specifica competenza: quello dei trasporti e quello ambientale. Insieme alle nostre partecipate, siamo protagonisti di una fase di sviluppo e di crescita per l'area metropolitana, con un ruolo propositivo e progettuale che la politica deve sempre più saper interpretare. Questa è indubbiamente anche una rivalsa verso chi considera il nostro ente superfluo, se non addirittura un peso per la crescita del Paese». 

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