Pustarza, in funzione i «cannoni»
Da ieri sono entrati in funzione nell'impianto di Pustarza anche i...cannoni. Si tratta di apparecchiature che spruzzano sui rifiuti sostanze chimiche che contribuiscono a ridurre la carica batterica e a diffondere nell'aria un vero e proprio deodorante. Insomma, si corre ai ripari per eliminare i rischi ambientali e il cattivo odore che ha costretto per giorni gli operatori del settore e le forze dell'ordine che controllano l'impianto ad utilizzare costantemente le mascherine. Ma mano che si procederà anche al regolare abbancamento dei rifiuti in giganteschi quadrati che formano una scacchiera, dovrebbe ridursi l'uso di queste sostanze, che, tuttavia, non sono affatto dannose per l'uomo. Il trattamento di irrorazione di questi liquidi sui rifiuti, accompagnato dalla copertura di dieci centimetri di sabbia, viene eseguito due volte al giorno. L'intervento si è reso necessario anche per il fatto che in discarica sin dai primi giorni sono stati conferiti rifiuti già marciti. Diversamente sarebbe bastato utilizzare solo la sabbia. Ci vuole, comunque, ancora tempo per superare l'attuale emergenza ( sono state conferite 14.500 tonnellate di spazzatura), che sta provocando polemiche anche per i percorsi dei compattatori. I comuni del Foggiano, e segnatamente Candela, Accadia e Monteleone di Puglia, non ne possono più del passaggio dei compattatori per le strade dei loro comuni. 65-70 mezzi al giorno sono davvero troppi. La Regione Puglia ha preso posizione, ricevendo dalla struttura che fa capo al Sottosegretario Bertolaso la promessa di una modifica dei percorsi a partire da martedì prossimo. Le alternative sono note( uscita casello Castel del Lago in direzione della 90 bis, Grottaminarda-Orneta, uscita a Vallata e prosecuzione per Pustarza, Ciccotonno), ma non tutte sono agevolmente praticabili. Di qui l'indiscrezione secondo cui se Ariano Irpino accettasse di far transitare alle prime luci dell'alba un certo quantitativo di compattatori per Bivio Villanova-Difesa Grande, potrebbe accedere ad una forma di ristoro. Praticamente una quota per ogni camion che transita lungo questa direttrice. Una trattativa ufficiosa sarebbe stata già avviata. Al momento non si conosce l'orientamento degli amministratori comunali, ma è immaginabile la reazione da parte dell'opinione pubblica. Ecco perchè non c'è ancora nulla di ufficiale. La vera trattativa potrebbe non aprirsi mai. Di certo ci sono, invece, due esposti di Giovanni Maraia, esponente di "Ariano in Movimento", indirizzati alla Procura della Repubblica di Ariano Irpino, al Presidente della Regione Puglia e all'Autorità di Bacino della Puglia. In pratica Maraia sostiene che, in base alle leggi vigenti, la discarica di Pustarza sarebbe abusiva, perchè priva delle condizioni tecniche indispensabili per ricevere i rifiuti e del parere dell'Autorità di Bacino. Il rischio che si corre con l'utilizzo dell'impianto è quello dell'ulteriore inquinamento delle falde acquifere. Per queste ragioni la Procura della Repubblica dovrebbe sospendere il conferimento. Alla necessità di bonificare, infine, il vecchio sito di Pustarza fanno riferimento gli ambientalisti di Ariano e Savignano quando sostengono che "sono stati disattesi gli impegni assunti al momento dell'avvio dei lavori della prima vasca". A questo punto sembra proprio non interessare più ad alcuno l'inquinamento accertato nella vecchia discarica. Era inquinata e rimane tale.