Flumeri

Stazione di trasferenza, lo «snodo» indispensabile

Viaggio nella mega-struttura, dove la spazzatura viene trattata prima dello sversamento in discarica
22 giugno 2008 - Nicola Diluiso
Fonte: Il Mattino Avellino

Un’immagine della stazione di trasferenza di Flumeri dove vengono trattati i rifiuti Viaggio nell'impianto in cui i rifiuti vengono conferiti e poi lavorati prima di essere sversati presso la discarica di Savignano Irpino e presso le piattaforme per la differenziata. La stazione di trasferenza di Flumeri quale fulcro per lo smaltimento dei rifiuti verso il sito di Pustarza. Un impianto strategico, quello ubicato nell'area Asi di Valle Ufita, realizzato oltre 7 anni orsono e che oggi rappresenta, per certi versi, l'ancora di salvezza per la gestione dell'emergenza-rifiuti. Lungimirante fu verso la fine degli anni '90 l'impegno dell'attuale presidente del Cosmari AV 2, Vincenzo Sirignano, che, pur contro lo scetticismo di alcuni amministratori, riuscì comunque a realizzare un progetto rivelatosi fondamentale. Separazione del secco dall'umido e riduzione significativa dei volumi d'immondizia da trasferire in discarica. Sono queste le peculiarità cardine intorno alle quali ruota l'intero sistema lavorativo. E stamane presso la stazione di Flumeri (direttore tecnico Anna Rosa Barbato) verranno conferiti tutti i rifiuti del Bacino AV1. Mentre da domani ripartirà la lavorazione (ordinaria) anche per i sessanta comuni del bacino di competenza. Sono giorni di superlavoro per i tanti addetti presso l'impianto di trasferenza. Tra l'altro l'emergenza che incombe non dà scampo. Le ordinanze ministeriali indicano quote precise da rispettare: 239 tonnellate al giorno da smaltire. Rifiuti del Cosmari AV1 e pure di tre comuni irpini (Roccabascerana, Cervinara e Rotondi) ricadenti nel Bacino BN2. «Abbiamo rispettato in pieno - chiarisce Raffaele Bruno, impiegato del Cosmari AV2 - le prescrizioni governative senza intaccare minimamente la funzionalità dell'impianto, nè tantomeno la lavorazione che ordinariamente gestiamo». In totale, dunque, presso l'impianto, vengono conferite quotidianamente all'incirca 450 tonnellate di rifiuti. Con un transito di circa 30 camion al giorno. Due i processi che vengono azionati da altrettanti nastri trasportatori. Uno relativo alla parte differenziata (quella segnatamente del Bacino 2), l'altro riguardante i Rsu del Cosmari 1 e della città capoluogo. Il viaggio nella stazione di trasferenza, per i camion carichi di rifiuti inizia con la pesa. Il semaforo verde, poi, indica quando è il momento per dirigersi verso i nastri trasportatori. A questo punto avviene lo scarico dell'immondizia. Il secco differenziato (carta, vetro e alluminio) viene sversato, attraverso il nastro, nei cassettoni che poi vengono trasportati presso le piattaforme per la differenziata (a breve verrà aperto l'impianto di valorizzazione del secco a Montella e che sarà gestito dal Cosmari AV2). L'umido segue la stessa via con il trasferimento presso l'impianto di Teora. I rifiuti solidi urbani provenienti dal Cosmari AV1, invece, dopo aver attraversato il nastro trasportatore, vengono inseriti nei semirimorchi autocompattatori, subendo una riduzione di volume. A questo punto, dunque, il Cosmari "prende in consegna" i rifiuti da trasferire in discarica. E lo fa attraverso i 5 autocompattatori in possesso. Ognuno può trasportare 300 quintali di immondizia. Un ciclo, com'è possibile vedere, dal quale non si può prescindere.

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