Caldoro «spegne» l`ex Resit: mai più scempi
GIUGLIANO. «Non ho paura di essere smentito. La questione ambientale è la nostra priorità. La salute dei cittadi m al primo posto. Ve lo assicuro». Stefano Caldoro, governatore della Regione, usa toni sicuri e si rivolge direttamente ai cittadini che ieri mattina non sono voluti mancare a un momento che può considerarsi storico per Giugliano. Le fumarole tossiche della discarica Resit, l'invaso dei vele é , saranno spente per sempre. Il fenomeno di combustione intema dovuto all'aumento di temperatura m conseguenza delle reazioni di degradazione delle sostanze organiche non intossicheranno più Ã aria, i campi, le verdure, la frutta. Non si tratta di bonifica. Questo Caldoro, l'assessore all'ambiente Giovanni Romano e il commissario per le bonifiche Mario De Biase lo dicono chiaramente: è messa in sicurezza. C'è bisogno di soldi, molti soldi, 500 milioni circa, e per adesso, dice il presidente, «non ce ne sono e noi non possiamo sforare». A disposizione per tutto il piano bonifiche c'è il 50% delle risorse. Ne manca giusto lametà:«Lirecupereremo - assicura il governatore - tra fondi statali e fondi europei riusciremo a ottenere quello che manca e metteremo in sicurezza tutti i siti. Qui la situazione è grave, gravissima lo sappiamo. Hanno sversato rifiuti tossici industriali dall'Italia intera ed anche dall'Europa. Ma noi ci siamo. C'è De Biase. Non possiamo essere presenti tutti i giorni, ma ce la faremo non ci faremo rubare il futuro». Poi, rivolgendosi ai cittadini, Caldoro dice: «Fate stalking nei confronti delle istituzioni, l'obiettivo deve essere comune».
A spiegare perché non si parlerà di bonifica è Romano: «Dovremmo svuotare la discarica e mettere tutto il materiale in un altro luogo che diventerebbe un'altra discarica. Ci sarebbe bisogno di impianti che per adesso non ci sono». Ma in che cosa consiste la messa m sicurezza? «Si introduce nella discarica una sorta di barriera naturale tra il fondo e le falde acquifere in modo che si venga a creare una separazione netta che non lascia infiltrare il percolato» spiega l'assessore. Tornando invece alla fumarole tossiche il processo è di altra natura, come chiarisce De Biase: «Ci sarà una inibizione chimica della combustione. L'azione sarà esplicata tramite l'iniezione all'interno del corpo dei rifiuti di biossido di carbonio in grado di fermare il processo di combustione. E poi sarà immesso uno strato di argilla di 25cm. Solo così salveremo questo territorio». Presente anche la parlamentare del Pd Giovanna Palma: «Tornerò a settembre con il ministro Orlando perché qui dobbiamo tenere tutto sotto controllo. Ma oggi è stato fatto un passo importante». E il giovane sindaco di Parete Raffaele Vitale: «Qui ci sono tantissimi miei concittadini che coltivano terre e voglio precisare che i prodotti sono tutti sotto controllo e sono sani. Quandosi parla diinquinamento bisogna ben precisare questo dettaglio. Lo ripeto: i prodotti delle terre sono iper controllati». Intanto gli operai sono al lavoro. I camion ritirano il percolato che si accumula ancora dopo tanti anni. «Facciamo tutto quello che possiamo. Ho in dotazione 7 milioni di euro - spiega De Biase - e faremo il possibile. Non è bonifica, è una parte di bonifica. Io dico la verità, non ingannerò nessuno. Questo è quello che possiamo fare». Per i cittadini sembra un miraggio dopo anni di vessazioni, inquinamento e tumori: «Non possiamo negare che tutto questo abbia portato delle conseguenze sulla salute - conclude Caldoro - Ma vi assicuro che questa discarica, l'ambiente e la salute, adesso, sono la nostra priorità». Ne saranno felici le decine e decine di persone che da anni oramai, ma soprattutto negli ultimi mesi, affollano il reparto di oncologia dell'ospedale San Giuliano di Giugliano, zeppo ad ogni ora. Per qualcuno non c'è speranza, forse. Ma per i loro figli sì.