«Criminali dell`ambiente, verrà il giorno del giudizio»
«Chi inquina non può ricevere la Comunione». Stato e Chiesa insieme. Zona compresa tra il litorale domitio, l'agro aversano-atellano, l'agro acerrano-nolano, il vesuviano e la città di Napoli: coinvolti 80 Comuni e l'Anci. Cinque milioni di euro dalla Regione. Romano: «Ora azzerare il fenomeno». Il sottosegretario all'Interno Bocci: «Chiudiamo la fase delle omissioni. Vedere, sapere e non denunciare non è meno grave dell'abusare delle nostre terre»
NAPOLI. Il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin "apre" ai cittadini della "Terra dei Fuochi": «Daremo garanzie sui rischi per la salute». L'annuncio di una indagine arriva nello stesso giorno in cui viene siglato iun patto a difesa di quell'area. «Chi sversa rifiuti tossici - tuona il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe - fa peccato mortale, per loro arriverà il giorno del giudizio». Ð sottosegretario all'Interno Giampiero Bocci: «Chiudiamo le fasi delle omissioni». E don Patriciello, intanto, vuole incontrare il Papa.
«La collaborazione tra i mèmbri dello Stato è fondamentale m qualsiasi democrazia ed è un esempio di buona politica». Così il sottosegretario all'Interno Giampiero Bocci si è espresso sul "Patto per la Terra dei Fuochi", firmato ieri nell'auditorium della Regione Campania dallo stesso Bocci, dal cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, dal vescovo di Aversa Spirillo, dal delegato dell'Interno per l'emergenza rifiuti Donato Cafagna, dall'assessore all'Ambiente della Regione Giovanni Romano e dai prefetti Francesco Musolino e Carmela Pagano. «Chi commette crimini contro la natura non è un cristiano, oramai mangiamo veleno - ha detto Sepe - È un dovere morale della Chiesa ascoltare il grido di dolore della gente ed è dovere di tutti denunciare. Per chi inquina ci sarà il giudizio finale, i criminali dell'ambiente non possono ricevere l'ostia». Questa firma sblocca le risorse della Regione Campania per contrastare il fenomeno dei roghi di rifiuti, definisce le iniziative di prevenzione e controllo avviate nei primi sei mesi di quest'anno e amplia le possibilità di azione dei Comuni nella tutela dell'ambiente. È inoltre attivo il sito internet "Prometeo", che garantisce informazioni aggiornate sulle misure prese nella lotta ai roghi di rifiuti e si propone di essere un punto di riferimento per l'operato futuro delle associazioni e dei cittadini, impegnati direttamente al fianco delle istituzioni. Proprio questo è uno dei punti più positivi di Patto, la sinergia adoperata nel contrasto di una drammatica realtà: «Bisogna creare un raccordo tra le varie istituzioni e tra esse ed i cittadini, perché questo è un fenomeno che approfitta dei buchi delle istituzioni. Sono 200 giorni che supporto il territorio e le istituzioni stando in mezzo a voi cittadini, alle associazioni, alle forze dell'ordine; questo Patto non è una formalità, ma un invito alla concretezza» ha detto Cafagna in apertura, lasciando poi la parola ad altri ospiti. «Per noi è un giorno bellissimo - ha proseguito Giovanni Romano - perché raccogliamo i frutti del nostro lavoro, ma stiamo già pensando ai bandi da pubblicare prossimamente per rendere effettivo il nostro impegno. Tuttavia dobbiamo allargare la partecipazione pubblica, a settembre partirà un programma di sensibilizzazione nelle scuole». D vicesindaco di Napoli e l'assessore Giuseppe Caliendo, chiedono di inserire il reato di crimine ambientale nel codice penale e la V.i.s. (Valutazione Impatto Sanitario) come nuova forma di monitoraggio dell'ambiente. Erano presenti anche i sindaci degli 80 Comuni sottoscrittori del Patto.