Il sottosegretario Bocci: basta con gli abusi. Alle prefetture di Napoli e Caserta i piani di contrasto

Patto per l`ambiente «Mai più roghi tossici»

Subito cinque milioni ai sindaci della Terra dei fuochi
Anatema di Sepe: chi sversa rifiuti commette peccato
12 luglio 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

 Chi sversa illegalmente rifiuti , chi li brucia e chi attenta alla salute commette peccato. E anche chi non reagisce ed assiste passivamente merita la condanna della Chiesa: l'anatema del cardinale Sepe è arrivato con le conclusioni del convegno organizzato al centro direzionale per la firma del protocollo di intesa sulla Terra dei fuochi. «Per i delinquenti che si macchiano di crimini contro l'ambiente, contro la natura e contro l'integrità fisica di tutti non ci sono freni, perché queste persone sono accecate dal demo ne dell'arricchimento - ha tuonato il cardinale - Neppure il diritto sacrosanto alla salute e alla vita dei figli, delle mogli e dei genitori costituisce motivo di scrupolo e di rimorso. Ma verrà il giorno del giudizio anche per loro che si macchiano di colpe gravissime di fronte alla legge e di fronte a Dio, perché enormi sono i danni che essi arrecano all'uomo e alla società». Alla presentazione del protocollo hanno partecipato il delegato per il ministro dell'interno per la questione roghi, Donato Giovanni Cafagna; l'assessore regionale Giovanni Romano, il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, il consigliere del ministero dell'Ambiente, Diego Belliazzi; i prefetti di Napoli, Antonio Musolino, e di Caserta, Carmela Pagano, il presidente di And Campania, Francesco Paolo lannuzzi. I lavori sono stau conclusi dal sottosegretario Gianpiero Bocci e dal cardinale Crescenzio Sepe. Presente al vertice anche don Patriciello, il parroco della Terra dei fuochi, che ha fatto richieste precise. «Stiamo mettendo una toppa sul problema dei roghi, ora vanno fermati gli sversamenti industriali prodotti altrove e scaricati in Campania. Non solo: bisogna ricordare che i veleni vengono prodotti anche dalle aziende in nero che lavorano, e quindi sversano, senza rispettare le norme. Adesso si parla finalmente di nesso di causalità fra rifiuti e tumori? Noi l'avevamo sempre saputo».
Il protocollo firmato ieri prevede una serie di iniziative per contrastare il fenomeno dei roghi tossici nella cosiddetta Terra dei fuochi, quella a nord di Napoli e a sud di Caserta, dove si registra un'impennata dei dati su tumori e malformazioni. Le prefetture svilupperanno un piano di intervento per realizzare controlli delle attività produttive (rivenditori di gomme, officine, laboratori tessili) che forniscono, si legge nel testo del documento, «materia prima per gli incendi». La Regione Campania mette in campo 5 mi lioni di euro a valere sui fondi Fas che diventano immediatamente disponibili per i Comuni che vareranno progetti di contrasto e governo del fenomeno. L'Anas, la Regione, le Province effettueranno anche il monitoraggio della viabilità di competenza per individuare le presenza di eventuali cumuli di rifiuti. Evienereso operativo Prometeo, il portale che consente un'informazione costante e aggiornata sulle azioni di contrasto e governo del fenomeno. I dati raccolti finora sono a dir poco allarmanti. Nel 2013 i roghi sono già stati 815. Sono andati alle fiamme pneumatici, plastica, immondizia, pellami, stoffe e stracci. La stragrande maggioranza degli incendi ci sono stati di sera e di notte. Ci sono stati 2.296 pattugliamenti, che hanno portato a 1.886 denunce e a 128 contravvenzioni a veicoli per il trasporto illegale di rifiuti speciali. «Andremo a rilevare quelle che sono le esigenze dei Comuni e delle comunità locali, sono fondi a disposizione dei sindaci per le attività di controllo monitoraggio e prevenzione e perché no anche repressione», ha sottoli neato l'assessore Romano. E Belliazzi, nel portare i saluti del ministro Andrea Orlando, ha evidenziato che con la firma del patto si rinsaldano i rapporti tra le istituzioni e la società civile. «Il protocollo chiude la fase delle omissioni, perché vedere, sapere e non denunciare è grave come abusare delle nostre terre», ha sottolineato il sottosegretario Bocci nelle conclusioni «Ð protocollo ha detto - è un punto di partenza e un esempio di buona politica. Il patto risponde al principio di sussidiarietà non solo verticale, tra istituzioni dello Stato, ma anche orizzontale, delle istituzioni e dei cittadini che si organizzano». Iniziative concrete, chiedono tutti. E oggi iniziano le attività di spegnimento delle fumarole dell'area Resit, proprio nella Terra dei fuochi. Sarà presentato anche il progetto di messa in sicurezza della ex discarica.

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