Intervista a Erminia Mazzoni

Mazzoni: «Dossier ai ministri Ue ora un piano sui rifiuti industriali».

«L'Italia va commissariata inaccettabile uno scempio che dura da oltre venti anni»
L'iter Necessario un programma di controllo efficace degli scarti provenienti dalle fabbriche
9 luglio 2013 - Enrico Ferrigno
Fonte: Il Mattino

«Se la Commissione Europea nel passato ha commissariato l'Italia per gli adempimenti economici da adottare per contenere disavanzo e debito pubblico, a maggior ragione può fare lo stesso per tutelare il diritto all'ambiente sano e alla salute di coloro che vivono nelle Terre dei fuochi». A chiedere che il governo europeo metta in mora le istituzioni nazionali e campane è la presidente della Commissione Petizioni del Parlamento europeo Enninia Mazzoni al termine dell'audizione a cui hanno partecipato il parroco antiroghi Maurizio Patriciello e il tossicologo Antonio Martella. L'onorevole Mazzoni ha 48 anni, risiede quando non è a Bruxelles a Benevento dove esercita la sua professione di avvocato con particolare riferimento al diritto societario e a quello europeo. Dal 2009, l'anno in cui è stata eletta, presiede la Commissione per le petizioni.
Perché il governo europeo dovrebbe commissariare l'Italia? «È inaccettabile che per oltre 20 anni le istituzioni campane non abbiano risolto il problema dei rifiuti, ora è il momento che l'Europa scenda in campo direttamente per risolvere il problema e questo al di là dei deferimenti alla Corte di Giustizia».
E come potrebbe avvenire in concreto? «Con una lettera in cui siano elencati i provvedimenti da adottare entro un determinato periodo, ma anche con la nomina di un commissario europeo che utilizzi i 140 milioni di euro congelati dall'Ue per le inadempienze dell'Italia in tema di smaltimento dei rifiuti».
Ma dalla Commissione europea ribattono che i trattati non prevedono il commissariamento per tematiche ambientali. «Ci vuole una svolta, prima che sia troppo tardi e nelle pieghe del diritto europeo c'è la possibilità di farlo anche per l'ambiente visto anche la perdurante assenza delle istituzioni locali».
Ma la sua è una richiesta formale? «Inoltrerò una specifica richiesta al commissario europeo per l'Ambiente a cui sarà rivolta anche un'interrogazione parlamentare».
E le petizioni redatte dal vescovo Spin ilio e dagli ambientalisti nolani? «Quelle non sono assolutamente chiuse, anzi saranno arricchite degli interventi di don Patriciello e del tossicologo Martella e verranno inviate alla Commissione Europea in un articolato dossier».
Si, ma con quali possibili esiti? «Intanto un primo risultato c'è già stato: la procedura d'infrazione per i rifiuti urbani con il deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia si amplia anche con la richiesta di adozione di un piano per i rifiuti industriali che la Campania deve realizzare in tempi brevi».

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