Differenziata Orlando insiste: obiettivo 65%

Il ministro: solo così meno inceneritori
Romano: già pronto il nuovo piano
25 giugno 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Piano regionale rifiuti da rivedere: lo sottolinea da Avellino il ministro Andrea Orlando. E l'assessore regionale Giovanni Romano risponde a stretto giro con un ok condizionato; i tecnici sono già al lavoro per aggiornare il progetto, sottolinea, ma perché ci siano intervend efficaci è necessario che tutti i Comuni raggiungano il previsto 65 per cento di raccolta differenziata. «Lavoreremo per una rimodulazione del piano regionale anche alla luce degli ultimi risultati che sono stati raggiunti sul fronte della differenziata - ha spiegato il ministro - cercando di capire quanta dell'impiantistica a suo tempo prevista resta ancora necessaria». I problemi sul tappeto restano tanti, a cominciare da quello della competenza sullo smaltimento che da giugno doveva passare dalle Province ai Comuni. L'ultimo decreto approvato prevede una proroga e dalla prossima settimana si aprirà un tavolo per ridefinire le competenze: «Faremo una riunione coinvolgendo tutti i ministeri competenti perché c'è anche un ri svolto occupazionale significativo. Dobbiamo capire quale sia la forma di gestione più idonea e anche in questo caso il primo passo compete alla Regione», n riferimento è ai lavoratori dei consorzi di bacino che nelle intenzioni della Regione dovrebbero passare ai Comuni insieme alle nuove competenze. Una scelta che comporterebbe un notevole aggravio di spese: si tratta di 884 assunzioni che graverebbero sulle finanze dei Comuni della provincia di Ñapo li e, in ultima analisi, su quelle dei cittadini. Nonostante i tanti problemi, però, il ministro resta ottimista e sostiene: «l'Unione Europea ci ha concesso ancora qualche apertura di credito, ma credo che sia l'ultima dopo i tanti treni che abbiamo perso. A Bruxelles dobbiamo dire come chiuderemo il ciclo». E l'assessore Romano risponde a stretto giro sottolineando il «pieno accordo con il ministro Orlando». E poi entra nel merito. «Lo studio dal quale far dipendere la rimodulazione dell'impiantistica è stato avviato, la Regione Campania è già all'opera e la prossima settimana presenteremo le risultanze al governo qualebasedi rimodu lazione». Il lavoro parte dall'idea che riprogrammare gli impianti, magari prevedendo qualche inceneritore in meno, è possibile a patto che si incrementi la differenziata da un punto di vista quantitativo e qualitativo «perché - dice l'assessore - al momento gli scarti delle piattaforme di lavorazione delle frazioni merceologiche raccolte con la differenziata è troppo alto: dal 35 al 40%». In altre parole quasi la metà della plastica, della carte e del vetro finiscono in discarica. E non solo: «Occorre che città ancora indietro con la raccolta raggiungano entro l'anno la percentuale prevista dalla legge, il 65 per cento», sottolinea l'assessore. Una meta che non sembra a portata di mano visto che la percentuale attuale è del 41 per cento.

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