«Basta scempi, non vi abbandoneremo»

Il ministro a Caivano incontra parrocchie e comitati: applausi e contestazioni
21 giugno 2013 - Marco Di Caterino
Fonte: Il Mattino

CAIVANO. «Vi chiedo scusa per tutto quello che siete costretti a subire. Per i lutti. Per l'avvelenamento dell'ambiente. Perii massacro di questo territorio. Per essere stati abbandonati da chi doveva provvedere a porre rimedio a questa non più tollerabile situazione». Strappa un applauso convinto Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente - da quarantacinque giorni appena, sottolinea - quando prende la parola ai piedi dell'altare della parrocchia di San Paolo Apostolo, nel parco Verde di Caivano. Aveva promesso a don Maurizio Patriciello, il prete che da anni si batte contro i roghi tossici nella Terra dei Fuochi, di venire di persona a Caivano per ascoltare il popolo del Comitato Fuochi (una quarantina di associazioni), medici e familiari di chi, da zero a novanta anni, è stato ucciso dal cancro. E il ministro, che conosce bene questo territorio per il fatto di essere stato commissario del Pd regionale, avevafatto anche un'altra promessa. Quella di portare le prime soluzioni. Che lui stesso fa definito un «topolino»: la raccolta degli pneumatici esausti sversati nelle campagne tra Napoli e Caserta, utilizzati come «combustibile» per bruciare ogni tipo di veleno; fondi per il potenziamento della raccolta differenziata proprio a quei comuni sciolti per condizionamenti mafioso; modifica delle norme in materia di reati ambientali in quelle più gravi di disastro ambientale. Una linea dal pugno duro, visto che oggi i reati contro l'ambiente sono per la maggior parte sanzionabili solo con multe. E poi la completa mappatura, a livello nazionale, di tutte le discariche, grazie alle cinque sei agenzie governative dotate di satelliti e affidare ai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico il monitoraggio sul terreno. Fatti concreti, dice il ministro, a chi da anni vi ve in quella che ora è definita con amaro sarcasmo, Area 048, dal codice delle Asl che da diritto all'esenzione del ticket per gli ammalati di cancro. Che tra Caivano, Acerra, Frattamaggiore, Grumo Nevano, Casalnuovo, in meno di due anni sono più che triplicati. Il nuovo rapporto parlamentare sulle eco mafie, ha definito questa situazione ambientale, come la peste del 1.300. Chi ci abita, invece ha capito sulla sua pelle che venti e più anni di sversamenti e interramenti di prodotti tossici hanno provocato un biocidio ormai irreparabile, dove risulta contaminato l'intero ciclo biologico aria-acqua- suolo. E se il ministro Orlando non le manda a dire, anche don Maurizio va per la via diretta. «Viviamo e troppo spesso sopravviviamo prima che il cancro ci porti via, in un ambiente, distrutto e irrimediabilmente compromesso per i prossimi cinquanta anni. Abbiamo un disperato bisogno del Suo aiuto. Volga lo sguardo e il suo cuore verso questa terra. Siamo un popolo abbandonato a se stesso, ma non dalla camorra delle coppole e delle lupare. Ma da quei delinquenti che in cravatta e con il computer hanno ammazzato con i loro traffici illeciti dei veleni, la nostra amata campagna. Ministro, noi crediamo ad ogni sua parola, ma non faccia come gli altri che ci hanno lasciato a morire, mentre con la promessa dei fatti concreti, ancora stanno chiacchierando».E la giù torrida aria di una infuocata controra, si surriscalda ancora, quando prende la parola il dottor Antonio Martella, oncologo del Pascale. Che snocciola cifre da brividi. «In questa fasda dei Comuni a nord di Napoli, si registra una media di cento nuovi casi di cancro ( e non tumore, che può II dato Nell'area si registrano ogni giorno cento nuovi ammalati spesso gravi anche essere benigno) al giorno, proprio mentre la quantità di rifiuti urbani decresce, per la crisi dei consumi. Le ragioni sono da ricercare, invece, nell'aumento dell'importazione deirifiuti pericolosi, attività che vede la nostra regione al primo posto. Un altro fatto assurdo a cui nessuno vuole porre fine». L'atmosfera diventa ancora più elettrica, con l'intervento delle Mamme Vulcaniche di Terzigno. n ministro tiene botta con calma olimpica e illustra quella che invece dovrà essere la « montagna» al posto del topolino. «Porremo il divieto di importare in Campania i rifiuti industriali; verrà istituito il registro dei tumori, e poi d'intesa con il collega dell'Agricoltura, verrà istituita l'anagrafe dei terreni non contaminati, in modo da rilanciare questo settore». E per quanto riguarda i termovalorizzatori? Chiede con veemenza la portavoce del Comitato, che senza nascondersi dietro giri di parole, sospetta che vengano bruciati chissà quali veleni, il ministro risponde: «Realizzeremo quelle opere che possano mettere in soffitto queste idee» La sensazione e che i due nuovi termovalorizzatori previsti, siano stati spenti già prima della prima fiammata.

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