Il ministro incontra Potocnik (Ue), garantisce l'impegno del governo. E avverte Palazzo San Giacomo

Orlando: rischio commissariamento per gli impianti di compostaggio

19 giugno 2013 - Ottavio Lucarelli
Fonte: Repubblica Napoli

L'ITALIA sotto esame peri rifiuti, soprattutto per il caso Campania. Il ministro dell'Ambiente Andréa Orlando incontra a Lussemburgo il commissario Uè, Janez Potocnik, e gli garantisce che «il governo italiano sta lavorando per rispettare le indicazioni europee sui rifiuti. Ho rappresentato — si legge in una nota di Orlando — tutti i passi fatti dal nostro Paese per recepire le indicazioni europee che ci intimano il rispetto degli obiettivi contenuti nel Piano regionale per la gestione dei rifiuti della Campania».
«Nel decreto licenziato dal Consiglio dei ministri — aggiunge il ministro — c'è infatti la possibilità di procedereacommissariamenti per realizzare gli impianti previsti dal piano regionale che sono ancora incompiuti: non solo i termovalorizzatori di Napoli Est e Salemo, ma anche gliimpianti perii compostaggio e la differenziata». E sembra, quest'ultimo, un messaggio indirizzato al Comune di Napoli, che non vuole il termovalorizzatore, ma è anche in forte ritardo per la costruzione degli altri impianti. «Ho rappresentato altresì al commissario—continuail ministro — come a fronte di una cre scita significativa della differenziata le previsioni del piano possono essere sovradimensionate e quindi, almeno una parte, possano essere riviste. Lo dico anche perché ho visto con sorpresa circolare notizie infondate che mi attribuiscono una linea che non mi appartiene». Un riferimento all'aspra polemica con i grillini. «Il ministrodice il fai so. None vero che per evitare le sanzioni europee per i rifiuti m Campania occorre costruire altri due inceneritori, uno a Napoli e uno a Salerno». È l'accusa dei senatori 5 stelle Andrea Cioffi e Paola Nugnes, primi firmatari di un'interrogazione. «L'Europa— ribattono i grillini — non ci chiede nuovi inceneritori visto che Strasburgo un anno fa ha previsto il divieto d'incenerimento entro il 2020 di qualsiasi materiale riciclabile o compostabile. L'Europa ci chiede riciclo, raccolta porta a porta, impianti di selezione. Gli inceneritori non li vuole nessuno. Sono fuori mercato e rappresentano un salasso per le casse pubbliche».
Orlando, che domani sarà a Caserta per la firma di un protocollosul contrasto airoghi, non ci sta: «Non nutro particolare passione per gli inceneritori e ho det to che in molte realtà della Campania si è fatto un salto di qualità nella raccolta differenziata che forse può rendere sovradimensionata la previsione degli impianti di incenerimento che devono avere un ruolo marginale rispetto al compostaggio e alla differenziata. Tuttavia quello che non si può fare è scrivere delle cose nei piani delle Regioni e poi non farle. L'Europa non ce lo consente e per questo saremo deferiti. Recuperando però il terreno perduto sarà possibile attenuare il peso della multa». Sul tema del "sovradimensionamento" dei termovalorizzatori, il vicesindaco Sodano plaude a Orlando.
Un no a nuovi inceneritori, intanto, arriva anche dall'Isde, medici per l'ambiente della Campania: «Fanno male alla salute». Intanto contro la Regione si scaglia il Partito democratico con il segretario Enzo Amendola e il capogruppoLelloTopo:«Da tré anni la Regione è immobile». «Il Pd fa confusione  e parla senza conoscere i fatti», ribatte l'assessore all'Ambiente Giovanni Romano.

Powered by PhPeace 2.6.4