Nessun controllo, salute pubblica a rischio nei quartieri orientali. Oggi il ministro Orlando incontra Potocnik Posizioni opposte sui termovalorizzatori mentre il ministro Orlando prende tempo in Europa

Napoli Est è una discarica Comune e Regione, dialogo tra sordi gli impianti promessi non si vedono

Impianti fermi all'anno zero. E l'Europa ce la farà pagare
18 giugno 2013 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

MENTRE la Municipalità lancia l'allarme sulle discariche abusive di Napoli Est colme di rifiuti speciali, si avvicina la grande multa che l'Unione europea potrebbe scaricare sull'Italia, per colpa dei rifiuti campani. Oggi il ministro dell'Ambiente Andréa Orlando proverà ad addolcire il commissarioeuropeoJanezPotocnik. I due si vedranno a Lussemburgo per il Consiglio dei ministri europei dell'Ambiente. Orlando ha fatto sapere di voler sventare la multa incombente dando assicurazioni sulla realizzazione degli impianti annunciati, ossia i termovaio rizzatori di Salemo e di Napoli. Orlando offrirà a Potocnik l'impegno a procedere col consenso generale ma, in caso contrario, «dobbiamo dimostrare di avere tutti gli strumentìperintervenire».Insomma il ministro farà intravedere all'Europa anche la possibilità di nominare dei commissari.
OTTO milioni al giorno. Il verdetto Uè sui rifiuti campani potrebbe abbattersi a ore. L'ultimo rapporto sarà inviato il 20 giugno, dal giorno dopo tutto è possibile. Ecco perché oggi il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando proverà ad addolcire il commissario europeo Janez Potocnik. I due si vedranno a Lussemburgo per il Consiglio dei ministri europei dell'Ambiente. Orlando offrirà garanzie per gli impianti annunciati, ossiaitermovalorizzatoridi Salemo e di Napoli. Con il «consenso generale» oppure chiarendo che abbiamo «tutti gli strumenti perintervenire». Insomma il ministro farà intravedere all'Europa anche la possibilità di nominare dei commissari.
La mossa ha senso soprattutto a Salemo, dove la gara, già aggiudicata, è ferma su una informativa antimafia a carico di una delle ditte. A Napoli invece siamo al l'anno zero. La precedente gara, commissario o non commissario, è andata a vuoto. In Regione l'assessore Giovanni Romano ribadisce che «oggi abbiamo 1 milione e 385mila tonnellate annue da smaltire. Acerra ne tratta 630mila, Salerno può passarne altre 300mila, altrettanto deve essere fatto a Napoli». Il Comune, nonostante il plauso del deputato Pd Massimiliano Manfredi alla linea conciliatoria di Orlando, risponde picche con l'assessore Tommaso Sodano: «Stiamo lavorando per due impianti di compostaggio e uno di trattamento meccanico a freddo, anche con il project financing».
I due palazzi hanno versioni opposte quasi su tutto. Romano ricorda l'accordo di programma che prevedeva il termovalorizzatore, Sodano recupera una intesa del 2012 che «ha archiviato la questione». Per Romano la Uè vuole gli inceneritori, Sodano lamenta la permanenza delle ecoballe e il mancato adeguamento degli Stir. Il vice di de Magistris preconizza che con Orlando si troverà la via per «un ciclo dei rifiuti virtuoso, fondato sugli impianti che veramente servono al nostro territorio», Romano se la prende: «Tentare di scaricare responsabilità sulla Regione non porta a nulla. Noi dobbiamo solo promuovere e sostenere la raccolta differenziata, cosa che abbiamo fatto. In tutto il territorio si registrano incrementi, solo Napoli resta indietro, non hanno neanche chiesto gli 8 milioni che abbiamo messo a loro disposizione». La tensione è dunque al massi- mo e Orlando avrà il suo daffare giovedì prossimo, quando sarà a Napoli per accordi sia sui rifiuti che su Bagnoli. Intanto stanotte è tornato anche il sindaco Luigi de Magistris, reduce da un viaggio a San Francisco dove ha studiato il modello «rifiuti zero». Da questa angolazione «parlare ancora di inceneritori significa essere scollati dalla realtà — sostiene Claudio Pellone, coordinatore dei Cittadini per un piano alternativo dei rifiuti — neanche le banche più impegnano centinaia di milioni per questi impianti». Però anche il Comune è in ritardo: «Dovrebbero avviare ora gli im pianti di compostaggio. Sodano ci ha prospettato la gara per il primo, a Scampla, ma sono passati due mesi e non si è visto ancora nulla. Enzo De Luca ne ha fatto uno a Salerno in due anni. È costato solo 22 milioni, ora Salerno risparmia 1 milione e mezzo l'anno di trasferimenti dell'umido e ne guadagna 700mila dall'utìlizzo del metano prodotto dall'impianto».

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