Inceneritore, Salerno frena «I ritardi sono di Napoli»

Piano Orlando, il caso De Luca. La Regione attacca De Magistris
18 giugno 2013 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Salemo dice «ni» e se mai si dovesse costruire non accetterebbe la monnezza di Napoli. Anzi parte un j'accuse: «De Magistris non ha fatto la differenziata e nemmeno l'inceneritore». Parola di Gerardo Calabrese, assessore all'Ambiente di Salemo in quota Sei. La città del viceministro (e sindaco) Vincenzo De Luca dunque tira il freno in maniera forte sull'ipotesi di un termovalorizzatore. «Noi vogliamo l'autonomia spiega ancora Calabrese - e faremo un impianto finale che non è detto sia un inceneritore. In quel caso sarebbe solo per le esigenze di Salerno». Porte in faccia al capoluogo regionale e un altóla al governo, al ministro Andrea Orlando che è pronto a nominare due commissari per rimettere in moto la questione inceneritori, anche per quello di Napoli est, pur di evitare la multa della Uè, 8 milioni di euro al giorno. E fare uscire l'Italia dalla triste condizione di Paese membro molto poco all'avanguardia sulla questione del ciclo dei rifiuti. Basta pensare alla crisi che attanaglia Roma, Palermo e altre città. Venti di polemica arrivano dalla regione delle ecoballe verso Palazzo Chigi, giovedì a Napoli ci sarà proprio Orlando che incontrerà il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il suo vice Tommaso Sodano. Vertice che pottebbe dare risposte sulla questione. Intanto la guerra scoppia fra Palazzo San Giacomo e la Regione. Sodano ribadisce uno di Napoli all'impianto di termovalorizzazione. «Napoli è disponibile alla impiantistica alternativa - dice Sodano - con il ministro Orlando siamo sicuri che troveremo, insieme alla Regione, la soluzione migliore per evitare l'infrazione e la multa comunitaria garantendo un ciclo dei rifiuti virtuoso». Dalla Regione però parte un duro attacco dell'assessore Giovanni Romano: «Tentare di scaricare sulla Regione eventuali responsabilità è un tentativo ricorrente che non porta a nulla. La Regione non ha compiti di natura gestionale, ma ha la funzione di promuovere e sostenere la raccolta differenziata, cosa che abbiamo fatto con cospicui investimenti e con ottimi risultati». Quindi l'affondo: «In Campania si registrano incrementi in linea con il Piano Regionale. Solo·Napoli resta indietro. La cosa ci meraviglia, la Regione ha messo a disposizione del Comune ben 8 milioni per la differenziata. Inspiegabilmente il Comune non ha neppure richiesto quei soldi».

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