Al termine della requisitoria, il pm chiede una serie di dichiarazioni di prescrizioni

Caso rifiuti, processo lumaca i reati più gravi sono prescritti

Il pm chiede 4 condanne. Ma per Bassolino e gli altri tempo scaduto
11 giugno 2013 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli

ERA l'inchiesta più importante avviata sull'emergenza rifiuti. Ma cinque anni dopo l'inizio del processo, i reati più gravi, la truffa, la frode in pubbliche forniture e il traffico illecito, sono tutti prescritti. E anche se il dibattimento, secondo il pubblico ministero Paolo Sirleo,ha confermato la ricostruzione accusatoria, alla fine le richieste di condanna, a fronte di 27 imputati, sono solo quattro, e per due ipotesi minori.
DUNQUE il pm ha chiesto il proscioglimento da tutte le accuse per prescrizione nei confronti, fra gli altri, dell'ex presidente della Regione, Antonio Bassolino, coinvolto come commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, dell'ex subcommissario Giulio Pacchi, dell'ex vice commissario Raffaele Vanoli, di Salvatore Acampora, Umberto Pisapia e Claudio De Biasio. Per un solo imputato, Bruno Mogavero, ilpm Sirieo ha chiesto l'assoluzione da tutti i capi d'imputazione. Per altri, fra i quali i sette responsabili degli impianti di Cdr (difesi dall'avvocato Ilaria Criscuolo) e gli ex dirigenti Fisia Roberto Ferraris e Antonio Pompili il pm ha chiesto la prescrizione per alcuni reati e l'assoluzione perle ipotesi diinadempimento contrattuale e interruzione di pubblico servizio. Per quattro imputati, accanto alla prescrizione per i reati più gravi, il pm Sirieo ha invece sollecitato la condanna per inadempimento contrattuale e interruzione di pubblico servizio: si tratta degli ex vertici di FibeArmando Cattaneo e Vincenzo Urciuoli, peri quali la pena proposta è di 4 anni di reclusione, dell'ex dg di Fibe Angelo Pelliccia, pena richiesta 3 anni e un mese, e dell'ex amministratore di Impregilo, Piergiorgio Romiti, per il quale il pm chiede 2 anni e sei mesi di reclusione.Adesso la parola passa alla difesa, poi il Tribunale pronuncerà la sentenza.
Il pm Sirleo ha chiesto inoltre l'interdizione e il divieto di contrattare per due anni con la pubblica amministrazione nei confronti delle società Impregilo, Fibe, Fibe Campania e Fisia, le aziende che sigiarono il contratto per la gestione del ciclo dei rifiuti poi risolto per legge il 30 novembre 2005. «Un appalto gigantesco», lo ha definito il pm, caratterizzato da una «stratificazione di illeciti». Il processo però non si è celebrato nei tempi utili ad evitare la tagliola della prescrizione. La richiesta di rinvio a giudizio era stata depositata il 31 luglio 2007. L'udienza preliminare, dopo il trasferimento del primo giudice, si è chiusa il 28 febbraio 2008. Il dibattimento, iniziato il 14 maggio 2008, si è incamminato lungo un percorso accidentato segnato da due cambiamenti di collegio. Alla fine di aprile 2012, era stato dichiarato prescritto un primo gruppo di reati. Commenta Aldo De Chiara, oggi avvocato genera le a Salemo, procuratore aggiunto che ha coordinato il lavoro dei pm Paolo Sirleo e Giuseppe Noviello nella fase successiva alla richiesta di rinvio a giudizio: «Avremmo preferito anche noi una pronuncia nel merito. Questa è un'ulteriore sconfitta dello Stato. Sarebbero servite maggiori risorse umane e anche strumentali. E un calendario di udienze più fitto». Gli avvocati Massimo Krogh e Giuseppe Fusco, legali di Bassolino, affermano: «La richiesta del pm non ci soddisfa, le risultanze del dibattimento lasciavano fondatamente pensare a una richiesta di proscioglimentonelmerito. Convinti come siamo sempre stati della totale estraneità ai fatti del nostro assistito, non abbiamo mai chiesto un rinvio delle udienze e abbiamo sempre collaborato con il Tribunale per agevolare la conclusione in tempi ragionevoli del processo, rinunciando persinò al 60 per cento dei nostri testi. Ora aspettiamo con fiducia la decisione del Tribunale». L'avvocato Luigi Tuccillo, legale di Cananeo e Urciuoli, dice: «Siamo fiduciosi. Il dibattimento ha dimostrato che non ci sarebbe stato inadempimento contrattuale se fosse partita la raccolta differenziata e se il commissariato avesse messo a disposizione le discariche di servizio».

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