«Street view» segnala i luoghi degradati. Napoli Nord, discariche sotto i ponti

Su «Google Maps» ecco il tour della monnezza Street view, la mappa dei rifiuti in un clic

Su Google maps spunta il tour dell'inciviltà microdiscariche lungo strade e sotto i ponti
9 giugno 2013 - Enrico Ferrigno
Fonte: Il Mattino

La «monnezza» a portata di click. Nel recente passato per testimoniare le innumerevoli emergenze in cui i rifiuti debordavano lungo le strade di Napoli e della sua provincia, accorrevano frotte di inviati da tutto il mondo. Immagini esclusive di un poco invidiabile «On the waste road» giravano sulle tv di tutto il mondo. Ora per conoscere la bussola di sacchetto selvaggio basta collegarsi a Google Maps, scegliere il Comune della provincia o una località della stessa periferia del capoluogo, posizionare opportunamente l'omino giallo dell'opzione «Street view», ed ecco comparire la foto del panorama prescelto con cumuli di immondizia inclusa. Giugliano, Melilo, Mugnano, Sant'Antimo, Afragola, Alzano, Cai vano, Casoria ma anche Napoli, so prattutto quelle zone al confine con i Comuni dello sterminato hinterland o nelle vicinanze degli accampamenti Rom di Cupa Perillo, Ponticelli, Santa Maria del Pianto: un lunga sequela di immagini impietose che non lasciano spazio all'ottimismo. Le foto sono state scattate dalle cosiddette "Google cars" che munite di fotocamere da 11 obiettivi collocate sul tetto girano dal 18 marzo 2009 in lungo e in largo per Napoli e provincia in media ogni sei sette mesi. Alcuni scatti addirittura sono datati agosto 2012 e quindi potrebbero immortalare sversamenti di rifiuti magari rimossi dagli enti locali oppure situazioni di degrado da tempo bonificate, e quindi mostrare al mondo intero unarealtà di Napoli e della sua provincia non aggiornata con un danno d'immagine inevitabile a livello intemazionale e turistico. «Purtroppo sono situazioni che si ripetono ogni qualvolta rimuovia- mo i rifiuti e ripuliamo le zone di nostra competenza. Quindi anche se le foto fossero aggiornate, sarebbero sovrapponibili a quelle dell'agosto scorso», ammette con amarezza il vicesindaco di Napoli con delega ai rifiuti Tommaso Sodano. «Via Cupa Perillo è stata ripulita non so quante volte in un anno, ma i sacchetti tornano inesorabili sul ciglio della strada dopo poco. Sabato prossimo toglieremo insieme con la Provincia le tonnellate di rifiuti che sono accatastate lungo l'Asse perimetrale di Melito-Scampia, ma c'è da scommetterci, tutto tornerà come prima nel giro di mese o poco più», spiega sconsolato l'assessore Sodano.
Sotto accusa c'è l'inciviltà di coloro che sversano per strada i rifiuti. «Sono soprattutto quelli che abitano nei Comuni che fanno la raccolta differenziata porta a porta che sversano lungo le strade di con fine del nostro territorio - accusa So daño - Abbiamo stanziato 500mila euro per bonificare tutti i rifiuti accumulati nei pressi dei campi Rom, ma se non ci saranno telecamere a controllare, tutto ritornerà come prima». E che l'abitudine sia consolidata è un dato di fatto. Ad Acerra, uno dei Comuni virtuosi che in un anno e mezzo ha eliminato dalle strade i cassonetti e raggiunto una raccolta differenziata darecord, sacchetto selvaggio trova la sua collocazione tra i cavalcavia dell'Asse Mediano e fino a pochi mesi fa sulle rampe di accesso alla superstrada. E lo stesso panorama è stato fotografato dalle auto di Google ad uno degli ingressi di Giugliano, dove accanto al cartello dibenvenuto fanno bella mostra di sé gli immancabili buste di rifiuti impilati lungo il ciglio della strada. E monnezza con copertoni invece sono accumulati ed immortalati anche sotto il ponte dello svincolo per le autostrade e l'asse mediano e la Circumvallazione esterna a Sant'Antimo, lungo la provinciale 45 bis tra Melito ed Aversa. Le protagoniste di questo inedito road movie virtuale della monnezza sono maggiormente concentrate tra il Napoletano ed il Casertano, la cosiddetta Terra dei fuochi. Lì dove gli ecotrafflcanti danno alle fiamme quei cumuli di immondizia abbandonati che uniti ai pneumatici, stracci, fanno da comburente agli scarti industriali smaltiti abusivamente. Solo nel napoletano tra 2011 e l'anno scorso sono stati appiccati oltre 4000 roghi, da gennaio "solo" 640. «Questa riduzione è merito del commissario antiroghi Donato Cafagna che ha ottimizzato il lavoro delle forze dell'ordine e dei Comuni», plaude il Pd Massimiliano Manfredi della commissione Ambiente della Camera al termine di un vertice in prefettura a Napoli per fare il punto sul protocollo d'intesa anti-roghi tra 40 comuni del Casertano e del Napoletano, le rispettive Province e la Regione.

I luoghi La periferia di Napoli e i centri della provincia ¡ più colpiti
Lo scempio Il vicesindaco del capoluogo Sodano: colpa soprattutto di quelli che abitano nell'hinterland
La resa Non importa a quando risalgono leimmagini, qui appena ripulito tornano i sacchetti

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