Eboli

«Un telo sulla piramide di rifiuti»

Le ecoballe depositate a Coda di Volpe rischiano di essere sventrate dal caldo o dalla pioggia
20 giugno 2008 - Emanuela Carrafiello
Fonte: Il Mattino Salerno

Ecoballe Sono trascorse circa due settimane dallo stop ai tir "porta rifiuti" nell'ex depuratore di foce Sele e a Coda di volpe cresce l'attesa per l'arrivo del telo necessario a coprire l'enorme zigurat eretto nel bel mezzo dell'agro di Eboli. Con la stagione balneare ormai avviata e la calura estiva che da giorni pervade la pianura della Magna Graecia, le circa 28 mila balle da rifiuto abbancate alla foce del fiume sono una rischiosa bomba ad orologeria innescata da un'emergenza rifiuti che non sembra rientrare. Urgente, quindi, la copertura al sito di stoccaggio, realizzato nell'impianto di depurazione, così come si evince sia dall'ultimo verbale redatto l'altro ieri dalla commissione tecnica locale, incaricata del monitoraggio dell'area, sia dalle parole dell'assessore all'Ambiente e all'Agricoltura di Eboli, Pierino Infante che, nonostante le rassicurazioni ricevute dalla struttura governativa, alza i toni e chiede un intervento ad horas da parte dei tecnici del Corsorzio di bacino Sa2, ente gestore del sito. «Non si può attendere oltre, la situazione rischia di precipitare da un momento all'altro- sbotta l'assessore- avevano garantito un celere intervento in proposito appena completato lo sversamento delle balle presso l'impianto, ma i giorni si sono susseguiti senza che nulla fosse fatto, anzi i rifiuti continuano a marcire a cielo aperto, esposti alle intemperie e cosa peggiore alla vista di quanti transitano quotidianamente lungo la provinciale 175». Il riferimento dell'assessore è al popolo dei vacanzieri, che già in questa seconda metà di giugno cominciano ad affollare questo territorio, complici gli splendori della vicina città di Paestum ed un litorale tra i più estesi d'Italia. Un sorta di ultimatum questo dell'assessore Infante che sulla questione chiede un personale interessamento del Generale Giannini «persona equilibrata- aggiunge- a cui chiediamo il rispetto degli impegni presi». La piramide alta circa dieci metri, visibile a chilometri di distanza, non è certo un bel biglietto da visita per Eboli ed il suo territorio, senza poi considerare che le balle, quasi tutte sprovviste di imballaggio e di una copertura, sono soggette a logoramento sia per le condizioni atmosferiche sia per una consistente presenza di specie ornitologiche che popolano la zona, trovandosi nel cuore di una riserva naturale prossima all'oasi del Wwf di Serre. «Abbiamo atteso la saturazione della vasca, che oggi ospita oltre 37 mila tonnellate di rifiuti prodotti dagli impianti di Cdr della regione- spiega Domenico Alfano, presidente del locale comitato di quartiere, nonché membro della commissione tecnica locale- ora è tempo di agire».

 

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