Rifiuti, i Pellini denunciano il Comune
ACERRA. Un ex sindaco, un ex assessore, un dirigente e un dipendente comunale denunciati ai giudici della Corte dei Conti, per un presunto comportamento omissivo nella gestione della raccolta differenziata tra il 2004 ed il 2009. A sottoscrivere la dichiarazione è niente di meno che l'ingegnere ambientale Giovanni Pellini, ossia uno dei componenti del noto gruppo imprenditoriale Pellini. Alla nota-denuncia, pervenuta alcune settimane fa presso l'ufficio protocollo del municipio acerrano, è allegata un'apposita richiesta di chiarimenti a firma del responsabile della Corte dei Cornti partenopea. L'identica "denuncia" sarebbe stata inoltrata oltre che alla Procura della Repubblica di Noia, a quella di Napoli e alla Prefettura partenopea. Ovviamente, la comunicazione, una volta protocollata, è stata affidata alla segretaria generale Maria Piscopo. L'esposto riguarda il periodo tra il 2004 e il 2009, quando il servizio di raccolta differenziata non sembra essere stato mai svolto seppur riportato in "cartella". Alla luce dei fatti è chiaro che continua la guerra amministrativa tra i Pellini e l'amministrazione comunale. Nella lettera denuncia il firmatario, Giovanni Pellini (che si qualifica come dottore in Ingegneria ambientale e industriale) punta il dito nei confronti dell'ex sindaco Espedito Marietta, dell'ex assessore all'ambiente Andrea Piatto, dell'ex dirigente all'ambiente Fi lippo Castaido (in realtà il funzionario si chiama Vincenzo Castaido, ndr) e del tenente della polizia locale Michele Liguori (per i quali vale comunque e in ogni modo la presunzione d'innocenza fino ad eventuale condanna definitiva passata in giudicato), rei, a detta del denunciante, "di aver amministrato e gestito sistematicamente in modo omissivo e lesivo la gestione della raccolta differenziata nel comune di Acerra, non raggiungendo - così scrive nella lettera Giovanni Pellini - di gran lunga la percentuale prevista (35%), causando un gravissimo danno per la lesione dell'immagine e alla reputazione dell'intero Comune e all'erario con impatto fortemente negativo per il settore turistico, commerciale ambientale sociale e immobiliare". Accuse pesanti che vanno attentamente vagliate dai magistrati contabili, che da tempo oramai hanno puntato la loro attenzione sull'operato della classe politica amministrativa acerrana, che avrebbe commesso nel corso del tempo più di qualche "leggerezza", che ora potrebbe costare cara a chi nel corso degli anni avrebbe contribuito allo sperpero di denaro pubblico. Nella stessa denuncia, lo spigoloso denunciante, è andato pesante, rimarcando una presunta truffa ai danni dei cittadini (che secondo Giovanni Pellini sarebbe tutt'ora in atto, ma probabilmente il denunciante si riferisce all'epoca m cui ha inoltrato la denuncia, ovvero febbraio 2011) tenuto conto che l'amministrazione comunale, per il tramite del servizio acquedotti e fognature percepirebbe - il condizionale è d'obbligo - indebitamente i relativi canoni di depurazione senza effettuare alcun trattamento dei rifiuti liquidi in considerazione che il comune di Acerra, sversava direttamente nei regi Lagni,senza passare per il depuratore. Quasi certamente, la singolare vertenza continuerà nel corso dei prossimi mesi, anche se - così come è trapelato - l'amministrazione comunale ha già provveduto a trasmettere ai magistrati della Procura presso la Corte dei Conti partenopea, una sostanziosa nota, sul cui contenuto, al momento sembra esserci il massimo riserbo.