Terra dei fuochi, interviene il Senato «Allarmanti le cifre sui tumori»
La Commissione Igiene approva la mozione del senatore Romano Calabrò: la Regione sta accelerando per organizzare il Registro
La Commissione sanità del Senato ha deciso ieri all'unanimità di avviare un'indagine scientifica conoscitiva «sugli effetti dell'inquinamento sulla popopolazione e sull'incidenza di patologie tumorali e malformazioni neonatali». La richiesta, arrivata dal senatore campano Lucio Romano, è stata approvata all'unanimità. Dopo le denunce sui roghi tossici e sull'aumento dei morti per cancro tra Caivano, Acerra e Frattamaggiore da parte del sacerdote Maurizio Patriciello e i due reportage del Corriere del Mezzogiorno, dalla capitale arriva la prima risposta. Ð senatore Romano ritiene «allarmanti» i dati diffusi da questo giornale sulla base dei rapporti dell'Asl Napoli 2. Intanto a Serre e Carinóla gli alunni di due scuole elementari sono rimasti intossicati dopo aver mangiato pesche fomite dal progetto «Frutta nelle scuole». Indagano i Nas
Alla fine la politica nazionale si è accorta che nella terra dei fuochi e dei veleni qualcosa non va. Meglio tardi che mai. Così ieri il senatore montiano Ludo Romano, medico aversano esperto in bioetica, ha chiesto all'Ufficio di presidenza della Commissione Igiene e Sanità l'istituzione di una «indagine conoscitiva relativa agli ejyetti dell'inquinamento sulla popolazione in merito a incidenza tumori, malformazioni .feto-neonatali ed epigentica conseguenti a inquinamento ambientale».
In parole povere significa che la Commissione Igiene del Senato vuole innanzitutto capire se il picco dei casi di tumore nelle zone comprese tra Caivano, Giugliano, Frattamaggiore, Acerra Afragola e le confinanti aree casertane sia sproporzionato rispetto alla media nazionale. Subito dopo (ed è questa probabilmente la parte scientifica più complessa) se esista un nesso di causalità tra l'inquinamento ambientale da roghi tossici e l'interramento di scorie e veleni che da anni continuano in quelle zone. Va riconosciuto ai senatori di aver approvato all'unanimità l'istituzione dell'indagine scientifica (hanno votato sì aneje Pd, Pdl, M5S, Sei e Lega). La decisione di Palazzo Madama è stata salutata come una vittoria da padre Maurizio Patriciello e dai medici per l'ambiente che da anni si preoccupano di denunciare quello che chiamano un «biocidio», un silenzioso e inesorabile aumento nei casi di neoplasie di quell'area.
Ma in cosa consisterà il lavoro della Commissione? Spiega il senatore Romano: «Ci troviamo di fronte a una materia molto dibattuta e conflittuale, rispetto alla quale occorre mante nere un approccio assolutamente scientifico. Il nostro lavoro riguarderà la Campania ma anche altre aree a rischio ambientale del paese».
Il parlamentare conosce benissimo e apprezza don Maurizio Patriciello perché ha collaborate) con lui in passato come volontario. Ieri ha letto gli allarmanti dati pubblicati sul Corriere del Mezzogiorno sull'aumento delle richieste di codice di esenzione ticket per neoplasie che all'Asl Na2 Nord sono passati da 136 a 420 nel giro di cinque anni. Numeri in possesso di alcuni medici di famiglia che contribuiscono a tenere alto l'allarme ma che non possono essere confrontati perché manca il registro tumori.
«Sicuramente è un dato impressionante — afferma Romano — che però va contestualizzato nell'ambito di una indagine epidemiológica a livello nazionale». Ma la vera novità di questo lavoro sarà l'indagine «epigenetica». In pratica si studierà come gli inquinanti ambientali possano modificare il patrimonio genetico dei residenti e quindi aprire la strada alle neoplasie. Ora la speranza è che i tempi della politica non siano quelli consueti.
Intanto ieri, dopo i due reportage di questo giornale, si è fatta viva anche la Regione Campania. Raffaele Calabrò, consigliere delegato alla Sanità, ha spiegato in una nota: «L'istituzione del Registro, che abbiamo accelerato in presen za dei segnali preoccupanti provenienti dai tenitori, rappresenta la risposta opportuna per affrontare la drammaticità della situazione». Calabrò ha pure aggiunto: «Da tempo è partita la raccolta dei dati sulla presenza dei tumori in Campania. Ð Registro è in stato avanzato a Caserta, Salemo e Napoli Sud, e si sta cominciando il lavoro anche nelle altre aree. Abbiamo messo in campo rüttele iniziative utili di nostra competenza per verificare le soluzioni possibili di fronte ai dati che emergono. Accanto al Registro, stiamo attivando un Gruppo di Lavoro cui è affidata l'analisi delle relazioni che intercorrono tra i rifiuti, la bonifica e le malattie, al fine di avere un quadro della situazione il più possibile oggettivo e supportato da riscontri scientifici necessari per capire cosa possiamo fare».
Attendiamo fiduciosi ricordando che almeno un primo conteggio delle persone colpite da neoplasie non dovrebbe essere difficile, visto che i codici per l'esenzione ticket («048») sono nei pc dei medici di famiglia. Non si potrebbe metterli subito in rete, tanto per cominciare?