Orlando: rifiuti, si rischia unì`emergenza entro tre mesi
NAPOLI — Non c'è solo il mare inquinato, non c'è solo la «terra dei fuochi» con gli incendi di riliuti speciali e l'aumento dei casi di cancro. C'è lo spettro dell'emergenza-rifiuti che si affaccia nuovamente in Campania. Preoccupano infatti le ultime dichiarazioni del ministro per l'Ambiente Andrea Orlando. Sull'emergenza rifiuti in alcune regioni — dice infatti Orlando — «oltre a vicende di prospettiva dovremo affrontare una serie di emergenze che rischiano di diventare esplosive in tré-quattro mesi. Risolverle è un obiettivo ambizioso». Il responsabile dell'Ambiente si riferisce in particolare alle situazioni in Lazio, Campania e Sicilia. Orlando ha ricordato che il ministero dell'Ambiente ha da solo «34 procedure di infrazione» pari ad un terzo di quelle di tutta l'Italia e «se riuscissimo a ridurle e a riallineare il nostro Paese alle indicazioni dell'Ile sarebbe un buon successo». Per affrontare queste emergenze, ha ricordato il ministro, gli interlocutori sono le Regioni.
Sempre Orlando ieri è poi intervenuto su Twitter sulla vicenda del condono edilizio di cui si è parlato nei giorni scorsi in Campania. Per Orlando «è irricevibile qualunque ipotesi di condono edilizio. Non ci sono le condizioni neanche per ipotizzare un condono edilizio perché il nostro territorio è già stato massacrato da interventi di consumo indiscri minato del suolo e, a maggior ragione, di interventi illegali».
Il ministro ha pure precisato: «Penso invece che si debba riprendere il lavoro fatto dal governo precedente che, tra l'altro aveva raccolto il consenso di tutte le forze politiche di maggioranza che sostenevano il governo Monti. Un lavoro finalizzato ad un utilizzo razionale e ad una limitazione del consumo del suolo in difesa di attività che, e mi riferisco all'agricoltura, hanno dato un saldo positivo in termini di occupazione seppure in un periodo di crisi».
La possibile riapertura di una discussione sul condono edilizio è tornata d'attualità nei giorni scorsi quando, rispondendo a un'interrogazione del parlamentare campano Nello Formisano, la ministra della Giustizia, Cancellieri, aveva aperto sulla possibilità che gli abbattimenti potessero essere sospesi sia pure nei casi in cui gli immobili venivano destinati a fini di utilità sociale. Tanto era bastato per ipotizzare una proposta di legge sulla riapertura dei termini del condono (sostenuta da Nitto Palma, Pdl) e una relativa apertura di esponenti Pd campani.