Ariano Irpino

Indagini tra gli ambientalisti per le scritte contro Giannini

20 giugno 2008
Fonte: Il Mattino Avellino

Scritte sul muro contro Giannini Bocche cucite alla Procura della Repubblica ad Ariano Irpino dopo la comparsa, in Via Fontananuova, di scritte minacciose nei confronti del Generale Franco Giannini. L'indagine avviata, su un espidoio comunque inquietante in questa fase di avvio della discarica di Savignano, mira a scoprire se alla base del gesto ci sia qualche mitomane che contesta solo l'apertura del vicino sito di Pustarza o qualche estremista che intenda lanciare un particolare e, dunque più pericoloso, messaggio allo stretto collaboratore del sottosegretario Bertolaso. Dagli inquirenti è stato setacciato, intanto, l'intero territorio arianese per verificare se fossero state realizzate altre scritte simili o se quelle precedenti (era stato minacciato il Procuratore Barile - oggi in servizio nella nuova sede di Sala Consilina - per la discarica di Difesa Grande) siano opera della stessa mano. In effetti è stato acclarato che ci si trova di fronte a nuovi soggetti, che hanno agito di buon mattino e sapendo di poter essere difficilmene colti in flagranza. Le sigle di riferimento, sono, infatti, diverse, anche se sulla loro autenticità si sta lavorando. É scontato, comunque, che l'autore delle scritte ha scelto di agire ad Ariano Irpino per provocare un clamore maggiore. Via Fontananuova - il luogo dove l’ignota mano è entrata in azione - è abbastanza trafficata. Difficilmente un automobilista può evitare di leggere una scritta come quella che è stata realizzata e che, ieri mattina, tecnici comunali hanno provveduto a cancellare passando una vernice grigia, come quella che si adopera per occultare la pubblicità abusiva in periodo elettorale. In altre occasioni alle frasi minacciose apparse sui muri non è seguito più nulla. É probabile che sia così anche questa volta. Ad ogni modo sono stati attivati tutti i sistemi per tenere meglio sotto controllo il territorio. L'infiltrazione di qualche «scheggia» impazzita da altri santuari dell'estremismo ambientalista, anche alla vigilia dell’apertura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, è sempre possibile. E poi, in occasione di manifestazioni antidiscariche si è sempre temuto l'arrivo di provocatori di mestiere per rendere più difficile il controllo dell'ordine pubblico. La città del Tricolle, allora, vive non da oggi momenti di tensione per la presenza della discarica di Difesa Grande e da ultimo per quella di Pustarza. Uscire definitivamente da queste tensioni significa poter realmente concentrare l'attenzione sui problemi che riguardano il futuro soprattutto delle nuove generazioni.

 

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