L’intervista Orlando "Inceneritore decide la Regione"

Orlando: "Rispettate il piano rifiuti". Intervista ad Andrea Orlando

Il ministro a Regione e Comune: mantenere gli impegni. Varato un team per Bagnoli
3 maggio 2013 - Alessio Gemma
Fonte: Repubblica Napoli

Sarò presto a Napoli per  verificare che l'amministrazione garantisca gli impegni assunti con l'Unione europea. A partire dalla raccolta differenziata. Non possiamo permetterci un'altra infrazione da Bruxelles. Sui rifiuti va rispettato il piano regionale». L'emergenza che non si vede, ma si sente, eccome: Napoli e la Campania sono al primo posto nell'agenda del neoministro dell'Ambiente Andrea Orlando.
PER Andrea Orlando, ligure, è un ritomo al Sud: dopo l'«esperienza unica» da commissario provinciale del Pd. «C'erano i cumuli per strada», ricorda l'esponente dei "giovani turchi" democratici. Facile intuire perché Orlando abbia scelto un battesimo di fuoco da neo ministro: ieri era nella provincia di Caserta, nella cosiddetta Terra dei fuochi. Un tour nelle discariche di Castel Volturno. E poi pranzo alla Nuova cucina organizzata di San Ci priano d'Aversa, a tavola con le associazioni, da "Medici per l'Ambiente" dell'oncologo Antonio Marfella al prete anti-roghi di Caivano don Maurizio Patriciello. È il ministro che ascolta i volontari dell'ambiente, per un giorno sono loro in prima fila, un passo indietro tutte le autorità presenti: dal prefetto di Caserta (Carmela Pagano) ai commissari di San Cipriano (Gabriella D'Orso) e Casal di Principe (Silvana Riccio), la parlamentare Rosaría Capacchione e il consigliere regionale Tonino Amato.
L'Italia rischia a giugno una mullta milionaria per l'emergenza dell'immondizia campana. Che cosa farà, ministro? «Ho fissato subito un incontro con il commissario europeo all'ambiente Janez Potocnick. Bisogna evitarel'infrazione.Abbiamo un confronto con la Regione ad horas, le chiediamo di assumersi impegni stringenti, perda- re garanzie all'Europa sugli obiettivi da realizzare. In ballo ci sono le risorse per far funzionare il sistema dei rifiuti nei prossimi anni. Non possiamo perderle».
Uno dei punti dolenti peri 'Ue è lo stato dellimpiantistica: il Comune ha appena approvato una delibera per 3 impiantì di compostaggio. Ma i finanziamenti arriveranno? «Ecco, appunto: se non si blocca la procedura, non ci sono i soldi per gli impianti. È un cane che si morde la coda».
La linea del Comune è quella del no all'inceneritore, lei la condivide? «Io dico che bisogna stare alle indicazioni della Regione, anche perché tutte le modifiche al piano regionale aggraverebbero la posizione dell'Italia in Europa. Sarò presto a Napoli: l'amministrazione deve garantire gli accordi presi sulla raccolta differenziata».
Ma Napoli attende anche i soldi per la bonifica di Bagnoli. «Sto attivando un gruppo di lavoro intemo e ho programmato un incontro ilmese prossimo. Dire che Bagnoli è questione nazionale, senza metterci le risorse, è solo retorica. Il problema ora è dove reperirle. Cerchiamo di capire anche quale sarà il quadro intemazionale: mi auguro che l'Europa da questo punto di vista allenti il rigore degli ultimi anni, solo cosi riusciremo ad attivare i finanziamenti».
Nell'inchiesta recente la Procura prescrive tempi certi: "bonifica in 12 mesi". «Per ora è un esercizio astratto definire in quanto tempo si riuscirà a intervenire».
Sono indagati anche funzionari del ministero per Bagnoli. «C'è da lavorare sul sistema dei controlli, ma attendiamo l'esito della magistratura anche per determinare poi le procedure amministrative adeguate. Io dico che quell'indagine può essere un prezioso punto di partenza per il lavoro che resta da fare in Italia sul risanamento ambientale».
Lei a Caserta ha detto: "Non è più tempo di proclami, ci sono ferite come i territori della Campania che non sono state neanche disinfettate". Che cosa intende fare? «Abbiamo siglato subito un protocollo per raccolta di pneumatici, sarà un consorzio nazionale a smaltirli, gli enti locali da soli non ce la fanno. Rafforzeremo il rapporto con la Procura per sostenere le azioni soprattutto nei Comuni sciolti perinfiltrazioni. Poi bisogna lavorare sulla normativa: semplificare le leggi sulle bonifiche, riconfigurare i reati ambientali per allungare i tempi di prescrizione e consentire, in alcuni casi in cui è ancora vietato, l'uso delle intercettazioni per le indagini».
Il sindaco de Magistris ha lanciato l'appello al Pd a entrare in giunta. Cosa consiglia al suo partito? «Quando facevo il commissario a Napoli e i dirigenti nazionali mi dicevano cosa fare, mi infastidivo. Per cui spetta a loro decidere».
Come vede oggi la città? «Sarei ingeneroso se dicessi che è peggiorata, visto che quando sono stato a Napoli si era nel pieno della crisi dell'immondizia. Certo, quello dei rifiuti è ancora un problema non risolto del tutto. La nuova giunta ha fatto co se buone, ma si stenta ancora a individuare una vocazione per la città. Credo che sia questo il nodo che ilsindaco de Magistris non ha sciolto».
LA COMMISSIONE Il ministro Orlando ha incontrato la Commissione ecomafie nella Nuova cucina organizzata di San Cipriano
LA DISCARICA "Preoccupala situazione della Sogeri di Castel Voltumo, troppo disinteresse" dice il nuovo responsabile dell'Ambiente
LE BONIFICHE Orlando: "Stiamo cercando nuove risorse per le bonifiche, non bastano i 13 milioni del Piano regionale: spero le troveremo"
IL SITO Accompagnato dal prefetto di Caserta, il ministro dell'Ambiente ha visitato il sito di stoccaggio di Foro Boario

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