BONIFICA FLOP LA SOCIETÀ RINUNCIA AL RIESAME: IMPOSSIBILE LEGGERE TUTTO IN TEMPO

Bagnolifutura, dossier di 40mila pagine

30 aprile 2013 - Vittorio Moccia
Fonte: Giornale di Napoli

Il dossier sulla bonifica "flop" di Bagnoli è troppo corposo e l'avvocato di Bagnolifutura è costretto a rinunciare all'istanza di Riesame. Impossibile leggere tutte le carte dell'inchiesta in tré giorni e proporre valide motivazioni per ottenere il dissequestro. «In ordine al provvedimento di sequestro dei suoli di pertinenza di Bagnolifutura - si afferma in un comunicato della Società di trasformazione urbana - l'avvocato Giovan Battista Vignola, all'udienza tenutasi in data odierna innanzi al Tribunale del Riesame, ha rinunciato all'istanza di riesame presentata nell'interesse della società facendo presente che trattare oggi la causa, senza aver avuto l'opportunità e il tempo di leggere le oltre 40mila pagine di documentazione, sarebbe stato poco producente». «L'avvocato Vignola - si afferma ancora nel comunicato - proporrà una motivata istanza di dissequestro redatta alla luce dell'approfondita lettura dell'incarto processuale, depositato in copia soltanto nel tardo pomeriggio di venerdì 26 aprile u.s., ciò allo scopo di dare un valido contributo in merito alla decisione sulla permanenza o meno della misura cautelare reale adottata nei confronti della Bagnolifutura». Intanto per la Bagnolifutura ci sarebbero i giorni contato. «La società secondo il sindaco Luigi de Magistris - è prossima al fallimento, inevitabile à avvio della procedura di messa in liquidazione». A far precipitare le cose, proprio il provvedimento giudiziario di sequestro dell'area giunto nei giorni scorsi. «Proseguire l'attività della Stu in questo contesto - ha detto il primo cittadino durante l'ultimo Consiglio - sarebbe una scelta difficilmente sostenibile». Resta alta la tensione per i circa 70 dipendenti della società. Intanto, il Comune ha richiesto espressamente al Governo di inserire all'interno del decreto legge per Bagnoli delle misure ad hoc per la salvaguardia dei lavoratori. Per quanto riguarda il destino dei suoli da bonificare, poi, «se viene confermata la linea della magistratura - spiega de Magistris - il Comune rientrerà nella piena disponibilità dell'area».

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