I consiglieri della municipalità per rimuovere i rifiuti

Erba alta un metro, ma anche pacchetti di sigarette, bottiglie, lattine e buste pieni di materiali di risulta edile. C'era veramente di tutto nell'area esterna della scuola Giacomo Leopardi di Fuorigrotta, ripulita, ieri mattina, grazie a un «intervento straordinario» deciso per sopperire alla endemica mancanza di fondi che aveva trasformato il perimetro della scuola in una sorta di mini discarica. L'iniziativa, personale, è partita da Maria Rosaria Russo e Luigi Errico ed ha visto la collaborazione di Maurizio Chiocchiarelli e Giuseppe Bellopede, tutti consiglieri della decima municipalità che per una mattina hanno svestito i panni del politico ed hanno indossato quelli dell'operatore ecologico. Supportati da due impiegati dell'Asia, i consiglieri hanno lavorato dalle 8 del mattino fino a poco prima di mezzogiorno. «Dobbiamo ringraziare l'Asia e in particolare il dottor Tito Caverò ha spiegato Maria Rosaria Russo - che ha inviato due operai in gamba e si è assunto la responsabilità di farli oltrepassare la transenna che da tempo recinta la scuola per via dei lavori di ristrutturazione dell'estemo dell'edificio scolastico, in agenda ma ancora da effettuare per carenza fondi». La scuola Giacomo Leopardi, considerata un fiore ali' occhiello del quartiere per i servizi offerti, da anni reclama interventi di manutenzione e dispositivi a salvaguardia della struttura (negli ultimi mesi è stata vandalizzata e le strumentazioni sono state trafugate ben quattro volte). In particolare la facciata esterna deve essere ristrutturata ma, per via della mancanza di fondi, i lavori si sono fermati al posizionamento delle transenne che delimitano l'area pertutelare i cittadini da eventuali cadute di calcinacci. Dalle otto del mattino per ripulire l'intera area tagliando anche l'erba alta I disagi L'istituto è stato colpito dai vandali per quattro volte in pochi mesi e manca la manutenzione.