Rifiuti, dopo i roghi ingaggiate 56 sentinelle

Ecoballe, 4000 euro al giorno per i guardiani.

Scandalo rifiuti, 56 vigilantes ingaggiati come sentinelle. Costano 1,5 milioni l'anno
22 aprile 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Si danno il turno ventiquattro ore su ventiquattro e girano armati. Sono i cinquantasei vigilantes della spazzatura che sorvegliano le ecoballe. Ci costano un milione e 560 mila euro all'anno, 4 mila 200 euro al giorno. Sono necessari perché dalle piazzole sparisce perfino il rame dell'impianto elettrico e soprattutto perché le cittadelle della spazzatura continuano a bruciare. C'è ancora chi si diverte ad appiccare incendi e la diossina che si sprigiona avvelena l'aria e tronca il respiro di chi ha la sfortuna di abitare nella terra dei fuochi. Perciò la prefettura lo scorso anno, dopo l'ennesimo rogo ad Acerra, chiese di incrementare la vigilanza. A diciannove anni dal suo avvio à emergenza rifiuti continua a essere un ottimo affare: per spostarli si spendono cento milioni all'anno. Ma anche conservarli costa caro. Lo smaltimento delle cosiddette ecoballe (che di eco hanno rivelati di avere molto poco), se mai comincerà, durerà venti anni e fino ad allora per guardarli in armi avremo speso 31 milioni e duecentomila euro. Intanto la Sapna ha organizzato una gara triennale per il servizio di sorveglianza delle balle, ma anche degli stir e delle discariche dismesse. Ma inutile illudersi di risparmiare: l'importo a base d'asta, compresa la videosorveglianza, è di 11.886.209 euro più Iva. I nostri monumenti ai rifiuti non vanno solo sorvegliati, vanno anche curati. Hanno bisogno di manutenzione: a questa provvedono i lavoratori del consorzio di bacino. Costo: 400 mila euro al mese. Bisognaperò considerare che i dipendenti del Cub si interessano anche della conservazione degli altri siti di- smessi, daTufino a Settecainaa. Non è finita: nell'elenco delle spese da affrontare per le maledette ecoballe c'è anche quella dello smaltimento del percolato e, consultando il sito della Sapna, si scopre che ogni anno bisogna portarne 26 mila tonnellate agli appositi impianti con un costo che va dai 45 ai 78 euro a tonnellata. E poi ci sono le spese affrontate per i fitti delle piazzole: secondo la commissione ecomaße nei prossimi 11 anni spenderemo 240 milioni di euro. Una montagna di denaro. Aguadagnare sul fitto dei terreni dove conserviamo piramidi di spazzatura è stata anche la camorra, come dimostrato dall'indagine del pm Nunzio Fragliasso: i terreni sono stati comprati a prezzi anche dodici volte superiori a quelli della compravendita precedente che spesso era stata fatta solo pochi giorni prima. Non a caso nella relazione della commissione ecomafie presieduta da Gaetano Pecorella (relatore Stefano Graziano) si legge: «La vicenda concernente le ecoballe, costituite da 6 milioni di tonnellate di rifiuti in siti di stoccaggio che avrebbero dovuto essere prowisori e che hanno finito per trasformarsi in discariche a cielo aperto, è emblematica della proporzione di ingestibilità delle problematiche dei rifiuti nella regione. Quanto l'inquinamento si sia trasferito nel terreno, quanto dal terreno ai prodotti alimentari, quanto dai prodotti alimentari all'uomo non è dato sapere con esattezza. Si tratta di danni incalcolabili, che graveranno sulle generazioni future». E la commissione conclude: «È evidente che û sistema risulta essere stato riprogrammato per far funzionare una macchina capace senz'altro di produrre profitti, ma destinata a non risolvere i problemi, dal momento che il raggiungimento dello scopo costituirebbe evidentemente motivo per far cessare ogni possibile spunto di guadagno riguardo al ciclo dei rifiuti». Lunga vita alla spazzatura.

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