Sistri e Bagnoli: indaga anche la Corte dei Conti

Caso Sistri e bonifica di Napoli ovest si muove anche la Procura contabile

La strategia Coordinamento tra inquirenti sul ruolo di manager pubblici e uomini dell'amministrazione.
22 aprile 2013 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Un pezzo di città sequestrato, congelato da un provvedimento giudiziario che ora attende il vaglio del Riesame, mentre accanto alla Procura ordinaria simuovono i pm della Procura contabile. Inchieste in parallelo, ma non solo per Bagnolifutura, non solo per accertare il lavoro svolto sulla costa occidentale, ma anche in un altro scenario investigativo, quello relativo al sistri, al contratto di quaranta milioni perii sistema di tracciabffità dei rifiuti. Due inchieste che toccano la pubblica amministrazione, quanto basta a spingere i vertici della Procura di Napoli a giocare un ' altra mossa, legata al trasferimento degli atti alla Procura regionale della Corte dei conti guidata dal procuratore Tommaso Cottone. Un sistema consolidato, indagini in parallelo - sul piano penale e su quello contabile - anche per fare chiarezza su due delle principali vicende investigative che hanno toccato in questi mesi i ranghi della pubblica amministrazione a Napoli e non solo. Qual è il danno contabile della gestione della bonifica di Napoli ovest e della realizzazione del contratto sistri? Quali sono gli esiti delle indagini penali che vedono impegnati i pm del Centro direzionale? Indagini in corso, proviamo a fare il punto della situazione, n caso Ba gnoli. Nei prossimi giorni sarà il Riesame ad esprimersi sul sequestro disposto da un gip collegiale (Chiaromonte, D'Urso e Giordano) altermine delle indagini condotte dal pm Stefania Buda e dal procuratore aggiunto Francesco Greco. Si sono rivolti al Riesame i legali di Bagnolifutura, ma anche il penalista Camillo Irace, difensore dell'ingegnere lorio finito nella lista degli indagati. In ballo c'è la tenuta di un progetto e della sua realizzazione: secondo il gip collegiale oltre cento milioni di euro sarebbero stati investiti per una bonifica virtuale, nel corso della quale sarebbe stato addirittura aggravato l'inquinamento di Bagnoli. Sul punto, interviene con una nota il penalista napoleta- no Giovanni Siniscalchi, difensore di Vincenzo e Emilio De Vizia, Francesco Nigro e Angelo Marchitelli, imprenditori legati alla realizzazione dell'appalto di Bagnolifutura: «Ai miei assistiti viene contestata una sola ipotesi di reato contravvenzionale che sarà oggetto di verifica dibattimentale; i delitti di truffa aggravata, disastro ambientale, falso e favoreggiamento sono stati contestati ad altri coindagatì; il sequestro non ha ad oggetto aree consegnate alla De Vizia Transfer per lavori di bonifica in ossequio alle clausole contemplate dal contratto di appalto; gli accadimenti contestati riguardano infatti lavori di bonifica eseguiti su aree consegnate ad altra società; la De Vizia transfer svolge all'interno del cantiere di Bagnoli attività di bonifica per conto della Bagnolifutura spa a seguito di procedura pubblica di affidamento e sotto il controllo di molteplici enti; la società ha realizzato l'ottanta per cento dei lavori indicati nel contratto e gli stralci delle intercettazioni telefoniche captate nel lontano 2007 saranno oggetto di perizia trascrit- L'attesa Nei prossimi giorni la parola passa ai giudici del Riesame: sul sequestro a Bagnoli e sugli arresti di aziende Finmeccanica tiva in contraddittorio tra le parti, sono state in gran parte omissate e si prestano a molteplici interpretaziom». Al termine della nota, il difensore (per altro presidente della commissione Ambiente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Napoli) confida di poter «chiarire trasparenza e correttezza delle condotte dei miei assistiti». Anche sul fronte Sistri, la parola passa al Riesame. In questi giorni verranno completati gli interrogatori di garanzia di tutti gli indagati - tra manager pubblid e amministratori di società private - finiti agli arresti. Giovedì mattina è toccato all'imprenditore stabiese Francesco Paolo Di Martino (difeso dagli avvocati Merma e Paolo Trofino) provare a replicare alle accuse che lo tengono m cella. Intanto, in questi giorni, in campo anche la Procura della Corte dei conti.

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