"Bagnoli, gravi illeciti mai segnalati"

Controlli sotto accusa. Papa: con queste regole bonifica utopia
14 aprile 2013 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli

«GRAVI, plateali e sistematici illeciti sono stati commessi nella gestione delle operazioni di bonifica del sito di Bagnoli», accusa la Procura di Napoli negli atti dell`inchiesta dei carabinieri del comando provinciale e del Noe che ha portato giovedì scorso al sequestro preventivo delle aree ex Italsider e ex Eternit. Uno dei nodi centrali della vicenda all`esame dei magistrati è rappresentato dal meccanismo dei controlli. «Mai alcun illecito è stato evidenziato, nel tempo, dagli organi» preposti alle verifiche, sottolinea il pm Stefania Buda, che con i procuratori aggiunti Francesco Greco e Nunzio Fragliasso ha firmato la richiesta di sequestro accolta dal gip in composizione collegiale. Gli inquirenti parlano inoltre di «singolare contesto degli enti pubblici coinvolti», che sarebb estato caratterizzato da una «confusione di ruoli tra soggetti controllori e soggetti controllati che si identificano tra loro in varie vesti e in alcuni casi si invertono gli incarichi e i ruoli: ad esempio tra vicesindaco del Comune di Napoli e presidente della Bagnolifutura». Rilievo, quest`ultimo, riferito alle posizioni di due dei ventuno indagati: Rocco Papa e Sabatino Santangelo. Vicesindaco dal 2001 al 2006 e poi presidente di Bagnolifutura dal 2006 al 2010 il primo, presiden tè di Bagnolifutura fino al 2006 e poi vi cesindaco il secondo. Una "staffetta" che, a giudizio della difesa, costituisce una circostanza «neutra», non collegata alle contestazioni al centro dell`indagine e riferita esclusivamente ai rapporti tra l'amministrazione e una società partecipata. E Rocco Papa, che come Santangelo è indagato di concorso in truffa e disastro ambientale, dice a Repubblica: «La scelta dell`amministrazione di designare alla guida della più impegnativa delle società partecipate chi, in seno alla giunta, disponeva delle esperienze e di una collaudata rete di relazioni, voleva rappresentare un momento di continuità, garantito anche dalle competenze della persona e dalle capacità dimostrate nel lavoro precedentemente svolto». L`ex vicesindaco non è d`accordo neppure conia tesi della commistione tra controllorie controllati. «Come Comune avevamo programmato riunioni periodiche con Bagnoli futura per discutere dei problemi, ma era normale trattandosi di una società partecipata. Il ruolo fondamentale, in materia di controlli, spettava innanzitutto al ministero dell`Ambiente, oltre che alla Provincia». Sull`inchiesta, Papa si dice «assolutamente sereno e fiducioso. L`unico errore che mi rimprovero — aggiunge — è di aver scelto, quindici anni or, solo di dare una mano alla città. In un delitto, servono pistola e movente. Quale sarebbe stato, mi chiedo, il nostro movente?». Papa ammette però che, in tanti anni di lavoro e con tantissimo denaro pubblico speso, la bonifica di Bagnoli, addirittura «virtuale» secondo la Procura, non è completa. «Nonostante l`enorme mole di lavoro che si desume dagli atti, si è fatto poco, è vero. Ma con le norme che ci sono in Italia, la bonifica è un`utopia. Non solo a Bagnoli. Ho visitato siti in mezza Europa, dall`Olanda alla Germania. Li hanno messi in sicurezza in pochi mesi, ma con parametri diversi e soprattutto con regole certe da quelli in vigore nel nostro Paese».

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