Manifestazione davanti alla sede della giunta Boscoreale-Terzigno. La protesta delle Mamme Vulcaniche nei pressi della sede della Regione

«Rifiuti, no a inceneritori e discariche»

Le accuse: «Porre fine alle politiche criminali sulla gestione Nu» Lo studio del professore Giordano: «Aumento record dei tumori»
10 aprile 2013 - Roberto Mazza
Fonte: Metropolis

BOSCOREALE-TERZIGNO «No agli inceneritori e alle discariche». La protesta delle Mamme Vulcaniche va avanti e ieri pomeriggio, insieme ad altri comitati civici, hanno presidiato all`esterno della sede della Regione Campania, a Santa Lucia, per ribadire il proprio «no» alle discariche di rifiuti. «L`incenerimento e le discariche non sono la soluzione», gridano le Mamme Vulcaniche. Ma, dall`altro lato, nessuno sembra interessato nemmeno ad ascoltare. Quasi come se a loro le epidemie da inquinamento, quali tumori, malformazioni e infezioni, quasi non gli toccassero. Eppure lo studio diffuso di recente dal dottor Antonio Giordano, professore ordinario di Anatomia e Istologia patologica dell`Università di Siena, nonché direttore dell`Institute for Cancer research and Molecular Medicine presso la temple University di Philadelphia, e allarmante. Giordano parla dell`aumento vertiginoso dei casi di tumori nelle zone invase dalle discariche e dalla scarsa prevenzione. Diverse le denunce ma da Regione e Governo il nulla. E, intanto, noi continuiamo a piangerci le vittime. Basti pensare che in un solo mese, a Terzigno, ci sono stati quattro casi di morte per cancro, molto probabilmente dovute proprio alla presenza delle discariche sul territorio vesuviano. Tra i quattro decessi, la più anziana aveva soltanto 38 anni. Sicuramente, qualcosa va rivista. «Bisogna porre alle politiche criminali del sistema capitalista sui rifiuti», sottolinea Mina Esposito, vicepresidente dell`associazione Mamme Vulcaniche. «Purtroppo, la `camorra spa` la fa da padrone e finché sarà così, le cose non cambieranno mai. Ma non possono essere sempre i cittadini a rimetterci, e tra l`altro qui c`è di mezzo la salute, per non mettere fine a certe logiche di potere assurde». A detta di Mina Esposito, «è assurdo che i vertici della Regione non ci hanno degnato nemmeno di riceverci. Ovviamente si va avanti e si continua nella lotta contro ogni tipo di discarica. Nello stesso tempo, spingiamo per il Registro dei Tumori, che per noi è fondamentale. Serve a monitorare, soprattutto nel nostro territorio, i casi di tumori. In ogni caso, non abbasseremo la guardia». Le fa eco Rosita Castaido, un`altra rappresentante delle Mamme Vulcaniche, che sottolinea «l`importanza di maggiori controlli contro i roghi di rifiuti. La diossina sprigionata dalla spazzatura incendiata viene spesso sottovalutata. E` fortemente nociva alla salute dei cittadini. In tal senso, serve maggiore attenzione delle forze dell`ordine per prevenire tali roghi. Nello stesso tempo, andrebbe cambiato il piano regionale per la gestione dei rifiuti, per lo smaltimento e di spingere sempre più verso la raccolta differenziata e di un piano di riciclo fino ad arrivare a rifiuti zero».
Per quanto riguarda il Registro sui Tumori, invece, nei mesi scorsi è stato istituito il Comitato scientifico. Ma anche in questo caso, c`c scetticismo. A polemizzare era stato il professore Antonio Marfella, il quale aveva sottolineato che «la Regione Campania ha scelto di tenerci ai margini rifiutando anche il confronto. Ciò in piena difformità con la legge approvata in Consiglio Regionale che prevede la presenza anche di interlocutori terzi nel Comitato che realizzerà il Registro sui Tumori. Non vorremmo che siano stati scelti soltanto medici ed esperti esclusivamente di chiara fama e di provata fiducia politica».

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