La beffa dei consorzi in rivolta «Stipendi pagati dai napoletani»

Dossier della Protezione civile: costano 50 euro a ogni cittadino. Occupato il Duomo
9 aprile 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Anziani, donne, bambini, precari e disoccupati: tutti i cittadini delle province di Napoli e Caserta, neonati inclusi, sborsano ogni anno 50,32 euro per gli stipendi ai dipendenti del consorzio di bacino, quelli pagati per non lavorare. Secondo i dati elaborati nel 2010 dall`allora commissario liquidatore Gianfranco Tortorano sulla base di un`indagine commissionata nel 2008 al consorzio Priula, ogni anno sono necessari 57 milioni e mezzo per pagare le unità destinate alla raccolta e allo spazzamento: una cifra che grava sulla Tarsu che viene pagata da tutti i cittadini. La media italiana degli addetti a questo tipo di servizi è 39 euro. Gli abitanti della Provincia di Napoli sono costretti a scucire i soldi due volte: la prima per pagare chi effettivamente svolge il servizio e la seconda per ricompensare chi da anni resta a casa. I Comuni che dei consorzi facevano parte ci sono entrati con tutti i loro dipendenti, poi se ne sono usciti lasciandoli in dote agli amministratori successivi. Al momento della loro costituzione, nel`93, i bacini avrebbero dovuto assorbire i lavoratori degli impianti gestiti dai privati, nel 2001 vi confluirono anche Isu ed ex detenuti. Poi, come se non bastasse, sono cominciate le assunzioni ad personam. Dal 2001 al 2008 c`è stato nel casertano un vertiginoso incremento delle chiamate dirette: 807 unità sono arrivate tra il 2001 e il 2008 e altre 30 addirittura dopo il 2008 quando la pianta organica era stata bloccata per legge. E anche nel napoletano tra il 2001 e il 2008 si trovano 29 dipendenti in più. Una situazione assurda, denunciata più e più volte, e costantemente peggiorata fino a creare un corto circuito demenziale che difficilmente può essere avviato a soluzione nemmeno utilizzando le pensioni: 123 dipendenti potrebbero averne diritto, mail consorzio non ha pagato i contributi e ha un debito di cento milioni con gli istituti previdenziali. In alcuni casi non sono stati fatte nemmeno le denunce contributive per cui non è facile attivare gli ammortizzatori sociali come aveva previsto la Protezione civile già nel 2008. In quell`anno il commissario ad acta Alberto Stancanelli aveva definito 505 esuberi e aveva disegnato un percorso che prevedeva il ricorso a pensioni, prepensionamenti, cassa integrazione. Se si fosse seguita rapidamente la strada indicata da Bertolaso in una lettera a Berlusconi, Tremonti, Sacconi, Brunetta e Letta il 10 dicembre del 2008, il problema sarebbe stato fortemente ridimensionato e si sarebbero risparmiati molti milioni di euro. Così non fu. E oggi si cerca disperatamente una via d`uscita a un pasticcio sul quale già da tempo indaga la Corte dei Conti. Dal 10 marzo scorso il commissario liquidatore Lorenzo Di Domenico ha deciso di troncare le attività del consorzio perché non ci sono le entrate necessarie per portarle avanti e così nel casertano, dove il consorzio era ancora attivo, stanno subentran do le ditte private scelte dai Comuni e i lavoratori stanno transitando a loro attraverso il meccanismo dei passaggi di cantiere. Ci saranno degli esuberi contenuti. Più grave la situazione nel napoletano dove il consorzio ha un unico cliente: la Sapna che da lavoro a meno di duecento persone. I sindacati autonomi guidati da Vincenzo Guidotti hanno annunciato per oggi l`ennesima protesta: contestano le scelte del liquidatore che a loro parere privilegerebbero i dipendenti casertani assunti con chiamata diretta e chiedono il pagamento degli stipendi arretrati. Ieri un altro gruppo di autonomi guidati da Ciro Duello hanno protestato al Duomo e al consiglio provinciale. Per scovare una via d`uscita il liquidatore sta vagliando una nuova ipotesi: «Ho saldato i debiti con le finanziarie cedendo i crediti vantati nei confronti dei Comuni - spiega Di Domenico - adesso vorrei fare lo stesso per quelli accumulati con gli enti previdenziali». Una strada in salita: i Comuni che hanno usufruito del servizio non pagano da anni.

Powered by PhPeace 2.6.4