Il Comune: «Il nuovo perimetro consente di far partire il piano»

«Bagnoli, bonifica inutile in due terzi dell'area»

Dossier al ministero: il sito non è inquinato in sei milioni di metri quadrati. Via ai progetti
7 aprile 2013 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Da otto milioni di metri quadrati a due. La deperimetrazione delle aree da bonificare nel Sin Bagnoli-Coroglio (Sin è l`acronimo di Sito di interesse nazionale) da una sorpresa dagli effetti enormi. Sono stati sdoganati ben 6 milioni di metri quadrati di territorio dell`area occidentale. Cosa significa? Qui non è necessaria la bonifica e di conseguenza tutto quello che prevede il Piano regolatore e la variante occidentale può essere immediatamente fatto. Su quei terreni si potranno immediatamente fare gli insediamenti previsti, da quelli abitativi agli industriali passando per ii terziario. «La sostanza delle cose è questa - racconta il vicedirettore generale di Palazzo San Giacomo Giuseppe Pulli - il tavolo in Regione ha dato questo risultato. Tutto nasce da una richiesta fatta dal Comune al ministero dell`Ambiente che ci ha dato il via libera. A Roma abbiamo spedito tutti gli studi di caratterizzazione dell`area Sin ed è venuto fuori che la bonifica è necessaria laddove la si sta già facendo e dove bisogna continuare, ovvero nelle aree ex industriali». Cosa sono gli studi di caratterizzazione e soprattutto chi li ha fatti lo spiega lo stesso Pulii: «Studi effettuati dall`Arpac, dalla Federico II, dall`Acen e dalla Fondazione Troncone. Anni e anni di lavoro per verificare cosa c`è nei terreni e nelle falde acquifere. Il tutto sarà rispedito al ministero che dopo la conferenza dei servizi procederà con il decreto di deperimetrazione»; Nei non lunghissimi dunque, con la consapevolezza che si possono cominciare a fare bandi e cercare investitori. Basta pensare che fuori dall`area di bonifica ci sono l`ex Collegio Ciano, l`area delle Fs e tutto ciò che arriva addirittura a Cavalleggeri d`Aosta e a Fuorigrotta e all`area Pisciarelli. Più precisamente la Bagnolifutura deve bonificare circa il 35% dei due milioni di metri quadrati in questione. Meglio chiarire ancora cosa è il Sin e quando nasce. Corre l`anno 2000 quando viene individuato, la perimetrazione arriva l`anno successivo. Contiene sia un` ampia parte della zona flegrea che il tratto di mare ad essa prospiciente. La parte terrestre ha un`estensione di circa 1000 ettari, pari al 75% del territorio della zona occidentale compreso nel Prg e ingloba sia le aree un tempo occupate da stabilimenti industriali - poi identificate come aree ex industriali - che molte aree caratterizzate dalla esclusiva presenza di insediamenti edilizi, nonché sedi di attività di servizio, tera- peutíche e di svago ovvero siti di interesse militare tecnicamente le aree esterne. Sul sito della Fondazione Troncone si legge come si è arrivati a quello che adesso si sta cambiando: «Va immediatamente fatto presente che le prime ipotesi di perimetrazione del Sin da parte del ministero erano limitate alle so le aree ex industriali. Successivamente, soprattutto su sollecitazione dell`Amministrazione Comunale, si addivenne alla delimitazione vigente, introducendovi anche significative estensioni di aree esterne». Lo studio che sta portando alla deperimetrazione nasce da questo presupposto e si articola m cinque parti. «Quella normativa in tema di terreni e acque contaminati; descrizione dell`area del Sin Bagnoli-Coroglio, sia per quanto riguardale suecaratteristichenaturali che le tipologie degli insediamenti industriali che per molti anni vi hanno avuto sede; caratterizzazioni dei terreni e delle acque nelle aree ex industriali, e agli interventi di bonifica e messa in sicurezza ivi condotti; caratterizzazioni dei terreni e delle acque nelle aree esteme; raffronto tra le situazioni rilevate nelle zone in cui sono state condotte le indagini e le condizioni naturali dell`intera zona». Il Comune ha inviato il documento al Ministero dell`Ambiente per giungere ad una più puntuale definizione dei confini dell`area del Sin e, non da ultimo, per giungere ad una semplificazione delle procedure per coniugare salvaguardia ambientale e sviluppo sostenibile dell`area di Bagnoli-Coroglio».

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