Rifiuti, scontro Clini-comitati

Botta e risposta all'incontro promosso ieri dall'Espresso
6 aprile 2013 - Stella Cervasio
Fonte: Repubblica Napoli

SI SONO seduti negli ultimi posti, quelli più in alto, dell`aula intitolata all`ex rettore Ciliberto. Senza fretta ma con forza hanno fatto sentire la loro voce. I componenti dei comitati civici si sono mischiati agli studenti di Monte Sant`Angelo al dibattito "Non morire d`inquinamento. Ambiente, inquinamento, crescita". Uno dei dialoghi che il settimanale l`Espresso proporrà nelle università italiane e che a Napoli non poteva che vertere su un problema che si ripercuote sul benessere e trasforma in killer le città: l`emergenza rifiuti. Ad aprire i lavori, il rettore della Federico II Massimo Marrelli e il direttore de l`Espresso Bruno Manfellotto, napoletano che sente «i problemi della cittàpurvivendoaltrove». Il ministro dell`Ambiente Corrado Clini è stato sottoposto a un fuoco di fila di domande, aperto da quella, provocatoria «a che serve il ministero dell`Ambiente?», del giornalista d`inchiesta Emiliano Fittipaldi, anche lui napoletano, che ha raccontato di aver cominciato a indagare sugli effetti dell`inquinamento dopo aver incontrato alcune famiglie di Pianura i cui componenti erano stati colpiti dalla leucemia. I toni si sono inaspriti più volte nel corso dell`incontro. In un quadro dove Napoli — ha informato Fittipaldi — è al terzo posto in classifica per incidenza del linfoma di Hodgkin, la mozzarella può avere il sapore della diossina perché sui rifiuti tossici seppelliti sono spesso sorti allevamenti bufalini e la bonifica di Bagnoli è oggetto di un`inchiesta dalla quale potremmo anche venire a sapere che non è stata fatta come si crede. Agli interventi del sociologo Aldo Bonomi e di Piero Salatino, ordinario di Impianti chimici dell`ateneo federiciano.sono seguite le domande degli studenti, ma soprattutto la rabbia dei comitati: «Non vogliamo più essere presi in giro. Sono anni che stiamo lottando e che chiediamo risposte, vogliamo che la nostra realtà cambi. Non venite a giudicarci incasa nostra». Clini ha replicato «sono per il confronto, ma leggetevi i documenti» e «in alcuni casi il diritto a protestare dei comitati ha rappresentato una sponda per l`illegalità». Proteste degli attivisti, che si sono espressi contro il piano rifiuti regionale e la prescrizione dei reati ambientali, a favore della costruzione di sufficienti impianti di compostaggio e della riduzione della produzione di rifiuti. Il ministro ha fatto un passaggio su Città della Scienza: «Va ricostruita perché deve essere un segnale forte per recuperare Bagnoli, dove prima che la bonifica va deciso che cosa fame. Quello che c`è a Bagnoli è una fotografia drammatica dell`incapacità del nostro Paese di recuperare a usi sostenibili territori preziosi». Sugli inceneritori, criticati dai comitati, «servono dove non funziona un ciclo integrato dei rifiuti», ha commentato Clini, «o dove si decide che devono produrre energia». «Ma—ha ammonito il ministro— attenzione, se continuate a dire che latecnologia è pericolosa non andate dan essuna parte, si rischia di entrare nell`ideologico e il problema non si risolve». Ha definito «sciagurata» la decisione di realizzare una discarica in un parco naturale, come quella di Terzigno. In relazione al rischio che Napoli venga multata dall`Europa, «non sono stati risolti tutti i problemi, ma credo che saremo in grado di convincere l`Ue che la città ha preso la strada giusta, con il piano regionale e le politiche comunali sulla differenziata e ora sulla produzione di compost».

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