Infiamma la polemica sulle competenze

Rifiuti, sugli impianti di Napoli Est l`ultima parola è dell`Unione Europea

L'assessore Romano: non si può cambiare il piano senza informare Bruxelles
5 aprile 2013 - mb
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Ridurre un dibattito importante come questo a un vecchio adagio sembra quasi irriverente, eppure è proprio così. "Tra i due litiganti il terzo gode": è inutile che Comune e Regione polemizzino sulla dislocazione degli impianti di trattamento dei rifiuti: l`ultima parola spetta all`Unione Europea, che tra l`altro potrebbe anche infliggerci a breve una multa salata. Compostaggio o termovalorizzatore a Napoli Est? Il battibecco a distanza innescato dalle dichiarazioni del vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, al quale ha subito replicato l`assessore regionale Giovanni Romano ha avuto una lunga coda, ieri, e non si esaurirà nell`immediato. "Basta l Ok della Regione ai tré impianti di compostaggio che vogliamo realizzare e la questione si risolverà velocemente", ha detto sicuro Sodano. "Se in due ore il vicesindaco di Napoli riesce a convocare presidente del Consiglio e capo della Protezione civile e a produrre un atto di pari forza ma di contenuto contrario a quello del 2008 con il quale si individuava l`area di Napoli est per la realizzazione del termovalorizzatore, non ci saranno problemi a modificare la ubicazione dell`impianto ", ha riposto Romano, che però poi ha precisato: "Ne! piano inviato a Bruxelles al quale l`Uè ha detto sì quei tré impianti di compostaggio non ci sono. E` inevitabile quindi che chiederà spiegazioni al Comune". La procedura, in questi casi, è chiara. Per modificare una decisione interistituzionale c`è bisogno necessariamente che tutti gli enti coinvolti siano d`accordo e producano un atto uguale e contrario a quello precedente. "Pertanto nessuna polemica con il Comune, servono decisioni e soluzioni. Confrontiamoci sempre sulle cose possibili". sottolinea Romano. Non manca però la sottile critica nel merito della questione. "L`impianto di compostaggio non risolve il problema dei rifiuti che vengono mandati in Olanda - dice - Termovalorizzatori e impianti di compostaggio non sono alternativi, ma complementari: entrambi servono nell`ambito del ciclo dei rifiuti. Funziona così in tutto il Paese". Da Palazzo San Giacomo non la pensano affatto così. Sodano insiste perché la Regione ridia l`area di Napoli Est al Comune per realizzare un impianto di compostaggio. "Questa amministrazione sostiene - ha detto che non vuole l`inceneritore, oltretutto le gare d`appalto sono andate deserte. Se ñ `è volontà politica è una cosa che si risolve in due ore. C`era un accordo di programma firmato in un `altra era, quando ñ `era un altro sindaco, un `altra amministrazione e quando ñ `era un commissario straordinario. E` cambiato il mondo aggiunge - non si può continuare a rimanere ancorati a una vecchia decisione" . A Napoli, con un milione di abitanti e una produzione di lOOmila tonnellate di rifiuto umido, 3 siti di compostaggio a regime tratterebbero circa 30mila tonnellate l`uno. "Abbiamo immaginato tré aree - dice Sodano - una a nord, una a est e una a ovest. Quella a Napoli nord l`abbiamo individuata, a est abbiamo pensato all`area che si trova di fianco al depuratore. Si tratta di un `area industriale, già vacata allo smaltimento dei rifiuti. Invece di fare un inceneritore si fa un impianto di compostaggio, nel giro di pochi giorni - insiste - si può chiudere senza alcuna polemica". Che si tratti di compostaggio o di incenerimento, non cambia un `particolare": i finanziamenti non possono che essere europei. Ecco perché è indispensabile che l`Ue sappia, indaghi, conosca. E dica l`ultima parola. 

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