OTTVIANO INCHIESTA DELLA GUARDIA DI FINANZA SULL' AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI NETTEZZA URBANA: UN ARRESTO E CINQUE DENUNCIATI

Rifiuti, indagato l`ex sindaco

3 aprile 2013 - Giorgia Russo
Fonte: Giornale di Napoli

OTTAVIANO. Irregolarità nell`assegnazione e nell`esecuzione del servizio della gestione dei rifiuti per conto del Comune di Ottaviano. Un arresto e cinque denunciati. È questo il bilancio ottenuto a conclusione dell`inchiesta condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli e coordinata dalla Procura della Repubblica di Noia che ha dettagliatamente ricostruito, sulla scorta di una minuziosa indagine investigativa, i contorti procedimenti sugli appalti ed i servizi erogati nel Comune dell`hinterland che portavano un ritorno in fatto di soldi e possibili voti. Nel mirino degli inquirenti è finita la società romana Alfa Comecol Sri, impresa operante nella raccolta di rifiuti solidi urbani che, dal 2010 e tuttora, gestisce il servizio proprio ad Ottaviano, ed il cui il legale rappresentante è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Si tratta di Vincenzo Pietraglia. Indagati, invece, l`ex sindaco Mario lervolino (dimessosi per candidarsi alla Camera dei Deputati con il Pd), l`ex consigliere comunale Francesco Ciniglio, il dirigente comunale Giovanni Del Giudice e l`ex amministratore delegato della società Enerambiente Giovanni Faggiano. L`inchiesta, delegata al Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di Finanza, nasce da quella della Procura di Napoli sulle irregolarità negli appalti aggiudicati a Enerambiente. Il giudice per le indagini preliminari ha contestato a Ciniglio, in concorso con i cinque indagati, oltre alla turbativa d`asta anche il reato di falso ideologico. Aggravante della corruzione, invece, per un altro imprenditore del settore, risultato, secondo le indagini, coinvolto nell`anatre. L`inchiesta, che di fatto è uno stralcio di un più ampio procedimento penale su presunti brogli commessi nel settore degli appalti dei servizi di igiene urbana a Napoli, ha permesso di smascherare tutta una serie di anomalie e comportamenti finalizzati a creare vantaggi ai personaggi coinvolti. Nello specifico, come emerso dalle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti grazie al materiale raccolto attraverso le intercettazioni telefoniche, ma soprattutto dall`attenta analisi della documentazione relativa alla società, mantenendo in itinere l`appalto con la Alfa Comecol, i due imprenditori ne guadagnavano in termini prettamente economici, mentre i pubblici amministratori potevano contare "su una società amica", come si legge negli atti della Procura bruniana, in grado di dare, mantenere, e creare nuovi posti di lavoro soprattutto in vista di momenti elettorali secondo la diffusa "pratica del voto di scambio". Un rapporto di lavoro dunque continuativo quello tra il Comune e la società che operava in assenza delle normative previste. Secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle, infatti, l`impresa non aveva i presupposti di legge per l`affidamento del servizio e vi erano evidenti anomalie nella documentazione sulla regolarità contributiva della Sri (il cosiddetto Dure), parte della quale è risultata falsa e non idonea a legittimare il pagamento delle prestazioni di servizio rese dall`appaltatrice.

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