Emergenza rifiuti, rischio maximulta sempre più concreto
Comincia a preoccupare seriamente palazzo Santa Lucia la possibilità che l`Unione Europea possa infliggere una multa all`Italia per il mancato rispetto delle direttive sul ciclo di smaltimento dei rifiuti. Ieri, l`assessore all`Ambiente Giovanni Romano, ha rivelato che "l`eventualità di una sanzione a maggio è motivo di forte preoccupazione", nonostante nel 2012, e, soprattutto, negli ultimi due mesi, la Regione ha provveduto ad realizzare una serie di interventi volti a rispettare le richieste avanzate da Bruxelles. "Il lavoro svolto - ha spiegato Romano - ci ha portato ad approvare i piani di gestione dei rifiuti urbani e speciali e delle bonifiche del territorio". Per l`assessore regionale "la stessa Commissione Europea ha accertato che finalmente il nostro piano delinea una strategia efficace. L`impegno della Regione per evitare le pesantissime sanzioni europee - aggiunge Romano - è stato massimo e continueremo in tale direzione". Ed è un vero e proprio ammonimento il richiamo dell`assessore Romano agli enti campani. E`arrivato il momento in cui tutti - ha affermato - devono assumersi le responsabilità stabilite dal quadro delle competenze e occorre la collaborazione di tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti".
Romano lancia anche una frecciata a Comune e Provincia di Napoli, oltre che alle altre amministrazioni locali. "A breve - ha annunciato - convocheremo un Tavolo di confronto a cui sarà invitato anche il ministero dell`Ambiente e che utilizzeremo per chiedere a tutti gli enti coinvolti nel ciclo di gestione dei rifiuti uno spirito maggiormente collaborativo".
A Bruxelles, la Commissione Europea ha intanto giudicato positivamente il piano messo a punto dalla Regione nel 2011. E, a quanto pare, apprezza il fatto che in una realtà come Napoli, vero e proprio epicentro delle emergenze degli anni passati, si sia riusciti a raggiungere il 35% di raccolta differenziata. Tuttavia, ed è questo il nodo, restano ancora nodi irrisolti e su tutti quello legato all`impiantistica, con il termovalorizzatore di Napoli Est che continua a rimanere un vero e proprio irrisolto pomo della discordia. Con la Regione che intende andare avanti e realizzre l`impianto ed il Comune guidato dal sindaco Luigi De Magistris nettamente contrario coerentemente con quanto annunciato dallo stesso De Magistris oltre due anni fa in campagna elettorale.
Altro scoglio da scansare è poi quello relativo allo smaltimento dei 6 milioni di tonnellate ecoballe accumulate negli anni.
Impiantistica ed smaltimento delle ecoballe, questioni peraltro legate tra loro a doppio filo, restano dunque le grane da risolvere e quello che appare oramai certo è che ulteriori temporeggiamenti porteranno la Commissione Europea a comminare la maximulta allo Stato Italiano che di conseguenza si rivarrà sulla Regione Campania. Che a sua volta non potrà che rivalersi se non sui cittadini e le imprese.