L'EX SUBCOMMISSARIO: TUTTI GLI ATTI FIRMATI DA ME FURONO ORIENTATI AD EVITARE IL DISASTRO E LO SPRECO DI RISORSE

Processo sull`emergenza rifiuti, Facchi depone spontaneamente in Tribunale

5 marzo 2013
Fonte: Roma

NAPOLI. Due ore e mezzo di deposizione spontanea in aula. Giulio Facchi {nella foto}, ex subcommissario all`emergenza rifiuti in Campania, assistito dai legali Riccardo Polidoro e Alessandra Cangiano, interviene in Tribunale per dire la sua verità e smontare le accuse che lo vedono imputato nel processo sul disastro ambientale in Campania. Facchi, nel corso della deposizione, ripercorre la situazione trovata al momento del suo insediamento, spiegando che il passaggio della gestione delle discariche dal privato al pubblico, sotto l`egida dei prefetti, non risolse il problema visto che il trasporto di sostanze illegali dal Nord alla Campania continuò. Lo stesso ex subcommissario di Antonio Bassolino ribadisce di avere avuto sempre una posizione critica verso il Piano e la Fibe. E replica anche alle accuse che gli si muovono. La prima, quella relativa all`emergenza dell`agosto 2003, quando secondo l`accusa autorizzò lo smaltimento di umido contravvenendo alla normativa in materia ambientale. Facchi spiega che in quell`occasione privilegiò l`interesse pubblico ad evitare un disastro in piena estate. Seconda questione: lo smaltimento dei residui del "sacco viola" della differenziata, secondo i pm veri e propri rifiuti speciali finiti nei Cdr. Anche qui, Facchi chiarisce che il residuo era del 30 per cento e che, con lo smaltimento nei Cdr si evitò che andasse in giro per l`Italia. E si conseguirono, in questo modo, anche notevoli risparmi. Infine, la contestazione di falso ideologico per non avere, nella relazione finale dell`allora Commissariato straordinario, indicato il problema dei Cdr. L`ex subcommissario specifica che nel documento inserì, non avendone competenza diretta, quello che sugli impianti gli segnalarono i responsabili. «Rifarei tutto quello che ho fatto», dice Facchi al termine della deposizione spontaneo. «Il quadro che trovai quando arrivai in Campania era talmente compromesso che sarebbe risultato difficile per chiunque porvi un rimedio adeguato», la puntualizzazione finale dell`ex collaboratore dell`allora commissario delegato Bassolino. 

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