Chiaiano, Bertolaso conferma: la cava è ok

Discarica, al vertice braccio di ferro sulle analisi. Interviene il sottosegretario. Domenica nuova riunione
18 giugno 2008 - Daniela de Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Non ci saranno altri rilievi nella cava di Chiaiano: la conferma, di quanto anticipato dal Mattino, ieri in tarda serata da un comunicato di Guido Bertolaso. Il sottosegretario dopo l'incontro tra i tecnici del suo staff e quelli nominati dai comuni dell'area nord e i comitati contrari alla discarica, in una nota ha spiegato: «Gli studi e le indagini effettute dalla competente agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della regione Campania appaiono confermare l’idoneità della cava di Chiaiano per la realizzazione di un sito di conferimento dei rifiuti solidi urbani. Così come richiesto dai rappresentanti del territorio domani saranno loro consegnati i risultati delle analisi dell'Arpac. Nella giornata di domenica sarà assunta una decisione definitva in merito alla fattibilità del sito così come previsto dal decreto legge numero 90». Lo staff di Bertolaso e i tecnici dell'Arpac hanno presentato ieri un dossier completo illustrando i motivi per cui, a loro parere, la discarica nel poligono di tiro si può fare. I dati saranno consegnati oggi ai tecnici di parte ed entro domenica si terrà un nuovo, risolutivo incontro. Poi, a partire dalla prossima settimana si passerà, se non emergeranno fatti nuovi, alla progettazione della discarica. Tre i dati fondamentali emersi nell'incontro di ieri. Il primo: la falda acquifera si trova ad una profondità di 173 metri e quindi non ci sono rischi d'inquinamento. Il secondo: i rilievi effettuati con il laser scanner e con i rocciatori che hanno scandagliato la cava dimostrano, è il parere dell'Arpac, che non ci sono rischi frana. Il terzo: è possibile garantire l'impermeabilizzazione della cava. All'incontro ha partecipato una delegazione composta dai sindaci Salvatore Perrotta e Daniele Palumbo, e dal presidente della municipalità, Carmine Malinconico.C'erano, poi, gli esperti scelti dai Comuni interessati, e dai comitati di lotta: Cosimo Barbato, Franco Ortolani, Aldo Loris Rossi e Giovanni De Medici, Angelo Spizuoco. Lo staff del sottosegretario era rappresentato da Bernardo De Bernardinis della protezione civile, Sauli Giuliano, ingegnere naturalista, Vincenzo Coccolo ex direttore dell'Arpa Piemonte, e Luciano Capobianco, direttore dell'Arpac. Il confronto è stato serrato. «I tecnici del commissariato avevano a disposizione tutta una serie di dati che erano stati rilevati - spiega Angelo Spizuoco - ma gli esperti di parte avevano solo i loro dati. Abbiamo chiesto tempo per esaminare il dossier completo». Il problema centrale resta quello dei costi: «Certo, tutto si può fare, ma bisogna vedere quali saranno i prezzi, visto che bisognerà in ogni caso garantire il rispetto delle norme», sostiene Spizuoco. Sullo stesso tema batte Ortolani che sostiene: «attrezzare una discarica all'interno della cava sarebbe poco conveniente e richiederebbe costosissimi e lunghi interventi». I comitati del no ieri hanno seguito l'incontro Italia-Francia su un maxi schermo sistemato davanti al presidio di via Cupa dei Cani. «Oltre 50 giorni di mobilitazione e ancora un rinvio - dice Antonio Musella - Questo significa che anche la controparte ha capito che deve fare i conti con le comunità locali». I comitati hanno annunciato per domani, alle 12, una conferenza stampa al presidio di via Cupa di Cani. Cauto il sindaco Iervolino che ha commentato: «Spero che ci sia una decisione tale da rassicurare i cittadini e che si possa andare avanti in un clima non di scontro ma di pace sociale e di fiducia». E dal generale Giannini, vicecommissario vicario, arriva un augurio: «Dai primi risultati non ci dovrebbero essere problemi. Confidiamo di proseguire nel programma indicato dal decreto in cui c'è l'apertura di Chiaiano e di altri siti».

 

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