Rifiuti, via libera del Parlamento Ue ai fondi

"Alla Campania 500 milioni". Bufera sul Consorzio di bacino: 45 avvisi di garanzia
21 febbraio 2013 - roberto fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

SBLOCCARE i fondi, stop all`emergenza. La commissione petizioni del Parlamento europeo ha approvato alla unanimità il rapporto sui rifiuti nel Lazio e in Campania. «La situazione resta profondamente critica - commenta Judith Merkies, la laburista olandese che ha guidato la missione in Italia - ma la città di Napoli ha presentato un piano realistico, ilnuovo sindaco ha dimostrato un serio impegno a mettere in atto il piano e ad aprire un dialogo con i cittadini». Anche alla Regione sono stati riconosciuti «progressi significativi». Erminia Mazzoni, presidente della commissione, nota che «il rapporto viene trasmesso alla Commissione europea (il governo della Uè , ndr)», a cui viene chiesto di sbloccare i fondi strutturali per la Campania, circa 500 milioni, congelati ormai cinque anni fa. L`unico neo è la mancata approvazione di un emenda- si di di Acera`a mento che in sostanza ne chiedeva l`attribuzione diretta al Comune di Napoli. Mazzoni spiega che quei fondi «sono gestiti per regolamento dalla Regione, il Comune capoluogo può essere soggetto attuatore, non beneficiario diretto». Soddisfatti Provincia, Regione e Comune, Più freddo il ministro dell`ambiente Corrado Clini, che ringrazia ma osserva: «La situazione descritta è stata supe rata dal decreto ministeriale del 3 gennaio». L`apertura europea avviene peraltro alla vigilia della chiusura per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra. Fra aumenti di viaggi in Olanda e nuovo bando provinciale per lo stoccaggio di 20 mila tonnellate, i palazzi tranquillizzano sul rischio di nuove crisi. Ma dal passato riemergono vecchie ombre. Intanto la Procura di Santa M aria CapuaVetere ha emesso45 avvisi di garanzia a dipendenti del Consorzio Unico di Bacino Napoli-Caserta. Ireati ipotizzati sono abuso d`ufficio e falso per aver noleggiato mezzi per laraccoltae pagato il servizio che, in alcuni casi, non veniva svolto». Sono quelli che all`epoca denunciavano di essere pagati per non lavorare, non avendo mezzi a disposizione. D`altronde la vicenda dell`ormai disciolto consorzio è lungi dall`essere risolta. Venti giorni fa l`assessore regionale Giovanni Romano ha chiesto ai Comuni di certificare i debiti versoiconsorzi (circa 1200 lavoratori da mesi senza stipendio), passo atteso anche dall`ultimo di una serie di commissari liquidatori, Lorenzo Di Domenico, nominato appena due mesi fa. Il tutto mentre i Comuni invece premono per poter stipulare nuovi contratti con altri consorzi.

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