Crisi rifiuti, patto con l`Ue per i nuovi impianti
La commissione petizioni chiede a Bruxelles di mettere a disposizione i necessari finanziamenti «che si richiedono per sostenere gli sforzi delle autorità comunali di Napoli, che hanno dimostrato il loro totale impegno ad attuare una politica dei rifiuti credibile nel settore» e sottolinea il suo sì al piano regionale. Il governatore Stefano Caldoro si dice soddisfatto e sottolinea: «Dobbiamo continuare su questa strada» mentre l`assessore regionale Giovanni Romano si impegna a spendere presto e bene i fondi che potrebbero arrivare: «Continueremo a finanziare i Comuni per finanziare la raccolta differenziata, realizzeremo gli impianti di compostaggio per la lavorazione della frazione organica, finanzieremo iniziative e attività per ridurre i rifiuti prodotti a monte, incentiveremo le imprese industriali e di ricerca affinchè completino il ciclo industriale in Campania». E poi l`assessore conclude con un accenno alla necessità di realizzare il secondo termovalorizzatore sottolineando: «Ora c`è bisogno necessariamente di completare il ciclo industriale con impianti di compostaggio e di smaltimento finale. Su questo, anche alla luce del Rapporto della Commissione Petizioni del Parlamento europeo, facciamo appello alla responsabilità di tutti: continuare con la politica dei no significherebbe mettersi contro l`Unione europea». Dal canto suo il vicesindaco Tommaso Sodano sottolinea l`apprezzamento arrivato da Bruxelles e ribadisce il no all`inceneritore: «Il giudizio della commissione europea è un`inversione di tendenza determinata, in gran parte, dalla nuova immagine della città di Napoli che, da circa due anni, non registra più cumuli di rifiuti per strada. ANapoli è stata chiusa la discarica di Chiaiano, che ora la Provincia dovrà procedere a bonificare appena sarà dissequestrata dalla magistratura, e non vedrà mai la realizzazione di un nuovo inceneritore di cui non c`è bisogno». Quella arrivata dalla commissione Petizioni presieduta dall`italiana Erminia Mazzoni è, però, una promozione con riserva: «Le autorità regionali campane hanno finalmente sviluppato una strategia per i rifiuti più coerente e pratica per la regione» si legge nel rapporto finale. E poi i parlamentari sottolineano che il piano «dovrà essere adeguatamente ed efficacemente coordinato con le autorità e i livelli provinciali e comunali, garantendo la prosecuzione degli sforzi atti a mantenere il pieno controllo del settore m mani pubbliche». La Commissione sottolinea anche la necessità che i piani di gestione dei rifiuti descritti alla commissione dall`assessore regionale all`Ambiente, Giovanni Romano, nellamissione guidata da Judith Merkiesnel 2011, «siano efficacemente attuati, anche con maggiori sforzi nell`adeguata applicazione della gerarchla dei rifiuti, come definita nella direttiva dell`Unione Europea, relativa alla gestione dei rifiuti». La Commissione ha giudicato positivamente anche le azioni intraprese dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania «a favore di una partecipazione pubblica più efficace nella supervisione e nel controllo della gestione dei rifiuti, e raccomanda che tale approccio sia attuato a tuti. La relazione è stata commentata con soddisfazione anche dal presidente della Provincia, Antonio Pentangelo che sottolinea: «La gestione dei rifiuti in provincia di Napoli non è ancora ottimale, ma è decisamente migliorata, con un`inversione di tendenza netta ed indiscutibile».