Rifiuti il Consorzio chiude i battenti
NAPOLI - Dal 10 marzo il consorzio unico di bacino sospenderà l`attività. Lo sostiene una nota filmata pochi giorni fa dal commissario liquidatore Lorenzo Di Domenico e indirizzata ai prefetti di Napoli e Caserta, ai presidenti delle due Province e all`assessore regionale Giovanni Romano. Proprio quest`ultimo sarebbe, il destinatario principale: la Regione non ha approvato le norme per regolare il passaggio dei lavoratori alle dipendenze dei Comuni e per chiedere la casa integrazione m deroga per tré anni a favore degH esclusi (che dovrebbero essere circa 250 sul migliaio di dipendenti complessivi). Le Province, da parte loro, dovrebbero esercitare pressioni politiche sull`ente di Palazzo Santa Lucia in questo senso. Pur trattandosi di un servizio pubblico, scrive Di Domenico, dal 10 marzo » "sarò costretto, mio malgrado, a cessare il servizio ". I destinatari della lettera sono quindi invitati a "procedere sin da questo momento ad attivare tutte le frocedure dirette a indivi`fuare un nuovo gestore del `servizio ed evitare proroghe che danneggeranno uJtewrmente è consorzio ". Q liquidatore elenca i motivi per i quali non potrà proseguire il servizio: "Insufficiente dotazione di mezzi; vetustà degli stessi e insufficiente manutenzione; insufßcienti dotazioni strumentali (divise, scope e ramazze, carrelli per lo spostamento, dispositivi di sicurezza); insufficienza dei locali a disposizione, mancato rispetto della legge 626 (che detta norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro, ndr); insufficienza delle risorse finanziarie, impossibilità accedere al credito e/o allo sconto fatture e/o allo scoperto di conto corrente; mancato pagamento degli oneri contributivi; persistenza di una grave situazione debitoria verso terzi, oggetto di continui pignoramenti". L`allarme del liquidatore fa seguito a quelli lanciati nei mesi scorsi dal subcommissario dell`articolazione casertana Gaetano Farina Briamonte: anche il responsabile di corso Giannonc ha indicato più volte dei termini di tempo oltre i quali non avrebbe più assicurato il servizio. Nel gennaio scorso il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un decreto legge "per superare situazioni di criticità nella gestione dei rifiuti esistenti m varie zone del Paese ".