Le discariche nel mirino della Commissione europea
NAPOLI - Nella documentazione raccolta dalla Commissione Petizioni, che domani sarà chiamata ad approvare la relazione conclusiva sulla visita in Campania, c`è anche un dossier specifico sulla situazione delle discariche. Tré in particolare: quella di Terzigno e Cava Vitiello a Napoli e quelle di Ferrandelle e Maruzzella. Per quanto riguarda Terzigno la petizione raccolta dalla Commissione, presieduta da Enninia Mazzoni, fa riferimento a rifiuti tossici e industriali che continuano a essere scaricati senza alcun controllo apparente, mentre la seconda discarica (nota come Cava Vitiello) è già stata utilizzata per lo scarico illegale di rifiuti, anche se non è ancora ufficialmente autorizzata. "La disperazione della comunità locale aumenta sempre più - si legge nella relazione - anche in questa zona, poi, il percolato ha effetti diretti sull`acqua utilizzata nel settore agricolo, e sono state sollevate serie preoccupazioni quanto a una possibile contaminazione dei prodotti alimentari, ¡firmatari temono che le promesse di bonificare la zona siano state sotterrate tanto in profondità quanto i rifiuti stessi ". Per quanto riguarda invece le due discariche casertane i firmatari della petizione hanno fornito fotografie della situazione a Ferrandelle e a Maruzzella dove si stima che siano 500mila le tonnellate di rifiuti domestici e di altra natura lasciati all`aperto, il che fa si che odori sgradevoli, polvere e altri detriti si diffondano per chilometri nell`area circostante. Il percolato, inoltre, "ha provocato la contaminazione dei corsi idrici da cui bevono gli animali e che irrigano l`erba che mangiano: ciò solleva gravi preoccupazioni riguardo alla contaminazione della mozzarella di bufala che diventerebbe così invendibile, distruggendo i mezzi di sostentamento di molti produttori locali". La conclusione della Commissione: "La salute della popolazione locale è minacciata, e si teme una crescente incidenza del cancro e di gravi infezioni bronchiali".