L`urbanistica

Svolta Bagnoli: sì al porto e colmata dimezzati

Ecco il progetto: arretra la linea di costa, ormeggi a Nisida. Nuovo piano dopo la gara-flop sui suoli
19 febbraio 2013 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

«L`esito della gara conferma il permanere di difficoltà che ancora non rendono pienamente appetibili i lotti messi in gara». Lo scrive Omero Ambrogi presidente della Bagnolifutura dopo il quinto flop per la vendita dei suoli. E a Palazzo San Giacomo si lavora per una proposta al Consiglio che potrebbe portare l`auspicata svolta per le tormentate aree dell`ex fabbrica dell`acciaio. Spenti gli altofomi - e sono passati più di tré lustri - c`è rimasta solo una bonifica fantasma, nella migliore delle ipotesi si è al 65 per cento del risanamento e un deserto con qui e li qualche oasi: il turtle point, un centro benessere e un parco dello sport da inaugurare e un auditorium, unica vera opera pienamente fruibile. Il sindaco Luigi de Magistris e la sua giunta stanno preparando un piano per Bagnoli nuovo di zecca da sottoporre all`assemblea cittadina. Due i cambi - di sostanza - rispetto al passato. Non togliere l`intera colmata a mare, ma un pezzo consistente, un taglio orizzontale per liberare la linea di costa come da Prg e quindi ridare spiaggia e mare ai napoletani. Lasciando una porzione della colmata-una vera terrazza affacciata sul golfo bagnolese - da utilizzare. In seconda battuta, rimettere dentro un porto commerciale, ma non dove era stato stabilito, il cosiddetto porto canale proprio lungo la linea di costa, bensì a Nisida laddove ora ci sono attualmente attracchi più o meno abusivi. Due mosse che se dovessero ricevere il placet della città darebbero quella scossa tanto attesa per dare finalmente una nuova identità al quartiere. Diverrebbe a tutto tondo l`area dello svago, del tempo libero dello sport, del mare e della spiaggia con ai margini attività di terziario e aziendali di ultima generazione, vale a dire non iquinante. Senza considerare chenei progeni dipalazzo San Giacomo una consistente quota di residenza sarebbe a beneficio di giovani quindi non residenziale ma pubblica. Più nel dettaglio come stanno oggi le cose? Il piano attuale prevede la rimozione completa della colmata con dietro immediatamente il grande parco urbano da 120 ettari. Eliminare la colmata è una ipotesi progettuale senza dubbio affascinante ma che non ha nulla di concreto. Ci vorrebbero 200 milioni senza considerare i rischio che deriverebbero dal suo smantellamento. La colmata è un panettone con dentro veleni di oltre un secolo. Toglierne solo una parte soprattutto se si mettesse a reddito quella rimanente sarebbe un lavoro che si pagherebbe da solo, lo farebbero i privati interessati a investire in quell`area. A quel punto mettere attrezzature per godersi il mare darebbe un senso all`intero progetto. Veniamo al porto: si può immaginare un quartiere che fa del mare il suo principale know how senza un attracco? Eliminare il porto canale dal progetto è una cosa da sempre auspicata dagli ambientalista. Quel tipo di progetto interrompe la linea di costa e sfregia la parte interna dell`area. Spostando a Nisida il porto ci sarebbe la salvaguardia appunto della spiaggia e del mare per i bagnanti, e ci sarebbe la possibilità per chi ama le barche di avere un approdo in un luogo vivo e vicino alle attività che a Bagnoli dovrebbero a quel decollare. Perché si riuscirebbe così a vendere realmente i suoli. A bocce ferme, finita la campagna elettorale, de Magistris e la sua squadra faranno la proposta visto che a urne chiuse dovrebbe essere recuparatala seduta monotematica su Bagnoli rinviata ormai da mesi. 

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