«Rifiuti, situazione grave l`Ue sblocchi subito i fondi»
Meno grave in prospettiva di quella del Lazio, ma grave. La Campania dei rifiuti mostra anche segni di miglioramento, ma occorrono trasparenza negli interventi e interventi strutturali, impianti che non siano discariche, e per questo si fa appello all`Ue per sbloccare i fondi necessari. Ecco la relazione della Commissione Petizioni dell`Uè sulla missione d`inchiesta che ha riguardato Campania e Lazio nello scorso mese di ottobre e che sarà presentata questa mattina a Bruxelles.
Situazione grave. Meno grave in prospettiva di quella del Lazio, ma grave. La Campania dei rifiuti mostra anche segni di miglioramento, ma occorrono trasparenza negli interventi e interventi strutturali, impiantì che non siano discariche, e per questo si fa appello all`Ue per sbloccare i fondi necessari. Ecco la relazione della Commissione Petizioni dell`Ue sulla missione d`inchiesta che ha riguardato la Campania e il Lazio nello scorso mese di ottobre e che sarà presentata questa mattina a Bruxelles. Della Commissione fanno parte Judith Merkies (relatore), MargreteAuken Erminia Mazzoni (Ppe, presidente ex officio della commissione per le petizioni), e i mèmbri Roberta Angelilli (Ppe), Alfredo Antoniozzi (Ppe), Clemente Mastella (Ppe), Roberto Gualtieri (S&D), Guido Milana (S&D), David Sassoli (S&D) e Niccolo Rinaldi(Alde).
Ferrandelle. A Ferrandelle la si tuazione e gravemente peggiorata dalla precedente visita della commissione. I rifiuti risultano ancora non trattati ne differenziati, e diversi responsabili del sito sono stati arrestati. La superficie freatica è stata gravemente inquinata dalla contaminazione dovuta al percolato del sito, che non è stato adeguatamente sigillato; vi sono poi seri dubbi su cosa ne è stato dei circa 43 milioni di euro di finanziamenti per il miglioramento del sito.
Termovalorizzatore. «Nell`inceneritore diAcerra i rifiuti ancora non sono adeguatamente controllati e, apparentemente, si bruciano persino pneumatici di automo bili, violando sistematicamente le norme previste per l`attuale situazione di emergenza. Nonostante gli impegni concementi l`utilizzo degli impianti di compostaggio e delle isole ecologiche, secondo il firmatario nulla è cambiato al riguardo negli ultimi due anni. Il 18 febbraio 2012 è stata inviata una lettera nguardante un impianto di compostaggio pronto ma non operativo».
Terzigno. «Anche nella discarica di Terzigno, nell`area del parco nazionale del Vesuvio, oggetto di una precedente visita della delegazione e teatro di scontri a ottobre 2010, la situazione si è ulteriormente aggravata. I rifiuti tossici e industriali continuano a essere scaricati senza alcun controllo apparente, mentre la seconda discarica (Cava Vinello) è già stata utilizzata per lo scarico illegale di rifiuti, anche se non è ancora ufficialmente autorizzata. La disperazione della comunità locale aumenta sempre più; anche in questa zona, poi, il percolato ha effetti diretti sull`acqua utilizzata nel settore agricolo, e sono state sollevate serie preoccupazioni quanto a una possibile contaminazione dei prodotti alimentari. I firmatari temono che le promesse di bonificare la zona siano state sotterrate tanto in profondità quanto i rifiuti stessi».
Le discariche. «Il firmatario ha fornito fotografie della situazione a Ferrandelle e a Maruzzella (ora piena), dove si stima che siano 500.000 le tonnellate di rifiuti domestici e di altra natura lasciati all`aperto. Il che fa sì che odori sgradevoli, polvere e altri detriti si diffondano per chilometri nell` area circostante, attirando anche animali saprofagi, ratti e milioni di gabbiani. Il percolato, inoltre, haprovocato la contaminazione dei corsi idrici da cui bevono gli animali e che irrigano l`erba che mangiano: ciò solleva gravi preoccupazioni riguardo alla contaminazione della mozzarella di bufala che diventerebbe così invendibile, distruggendo i mezzi di sostentamento di molti produttori locali. La salute della popolazione locale è minacciata, e si teme una crescente incidenza del cancro e di gravi infezioni bronchiali».
Le ecoballe. «Durante il periodo estivo, è stato dato fuoco a migliaia di ecoballe, lasciate abruciare e a inquinare l`atmosfera. Nemmeno il protocollo sottoscritto dalla regione e dalla provincia per uno screening sanitario della popolazione locale è stato attuato, alimentando così le crescenti preoccupazioni secondo cui le autorità nascondono molte cose ai cittadini. I tempi per la costruzione degli impianti di compostaggio sono stati ulteriormente ritardati, apparentemente dalla regione, mentre i comuni che hanno iniziato la raccolta differenziata non hanno ricevuto finanziamenti a tal fine».
La discarica di Chiaiano. «Visitata precedentemente dalla delegazione, è stata chiusa in seguito a un intervento della magistratura a causa delle attività mafiose connesse alle operazioni nel sito e al grave inquinamento della zona circostante. Il sito tuttavia, non è stato messo in sicurezza; è stato semplicemente abbandonato ed è attualmente sotto sequestro. Sottolinea l`estrema urgenza di risolvere la situazione visto l`impatto sulla salute e la sicurezza della comunità locale».
Il piano e i fondi. «Per un certo periodo di tempo, la regione Campania non ha ricevuto alcun finanziamento dall`Ue poiché tutti i fondi erano stati bloccati, il che si sta rivelando controproducente per gli sforzi politici intrapresi. Tra l`altro, da giugno 2010, la regione e le province hanno fornito 150 milioni di euro di investimenti pubblici. Se i fondi dell`Ue potessero integrare tali risorse è evidente che si potrebbe fare molto di più. Il piano di gestione regionale dei rifiuti è stato concordato, ed è in corso l`attuazione di misure di riparazione con l`uso di risorse proprie. È stato altresì approntato un piano regionale per i rifiuti spedali (rifiuti industriali e portuali/generati dalla navigazione)».